Business immigrati, Lega Nord Liguria: “Una bufala il tetto massimo di 6.043... Saranno il doppio"
Imperia - Business immigrati, nel 2016 si è registrato il record degli sbarchi (181.436) ma il Viminale ieri ha stimato che nel 2017 ne arriveranno altri 250mila. Intanto, nei primi due mesi e mezzo si è già verificato un aumento di circa il 67% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, il totale dei migranti presenti oggi sul territorio ligure ammonta a 5.498 fra richiedenti asilo e titolari dello status di profugo: 508 accolti nelle strutture che fanno parte del sistema di seconda accoglienza Sprar, 4990 in “strutture temporanee”.
La percentuale di distribuzione dei migranti presenti ed accolti nella nostra regione è del 3% a livello nazionale. I rimpatri risultano circoscritti a numeri minimali, anche se il Commissario UE all’Immigrazione ha dichiarato che i migranti che sbarcano in Europa, attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale, risultano per il 20% rifugiati e per l’80% irregolari.
L’Italia, peraltro, è stata richiamata dalla UE perché esegue troppo pochi rimpatri. “Chi chiede il rispetto della legalità non è razzista – spiegano i consiglieri regionali del Carroccio Alessandro Piana, Stefania Pucciarelli, Alessandro Puggioni - e il caos degli sbarchi non fa altro che alimentare il business immigrati. Il Viminale ha fatto sapere che il Piano Nazionale di Ripartizione dei migranti, per quanto riguarda la Liguria, manterrà la percentuale del 3% anche quest’anno. Visto e considerato che l’80% dei 5500 stranieri presenti sul territorio, ancorché irregolari, non saranno di certo rimpatriati, il conto del 2017 appare già ampiamente prevedibile. In Liguria saremo costretti ad accoglierne più del doppio, ossia circa 13mila.
Pertanto, il tetto massimo di 6.043 previsto ad inizio anno da Anci Liguria non aveva alcun senso pratico ed era sostanzialmente una bufala. I sindaci coraggio che hanno detto no al sistema di seconda accoglienza ci avevano visto giusto perché, indipendentemente dalla scelta di aderire o meno allo Sprar, l’invasione continua ed aumenta ogni giorno. Inoltre, il Viminale ha spiegato chiaramente che non ha nessuna intenzione di evitare altre assegnazioni di migranti ai Comuni della Liguria. In tal senso, è bene precisare che la cosiddetta ‘clausola di salvaguardia’ che rende esenti i Comuni dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza, deve applicarsi nella misura in cui il numero di posti Sprar soddisfi la quota di posti assegnata a ciascun Comune dal Piano Nazionale di Ripartizione dei richiedenti asilo e rifugiati. In altre parole, anche con l’adozione dello Sprar i sindaci non potranno opporsi all’aumento del numero dei migranti che saranno costretti ad accogliere. Per i nostri Comuni, quindi, l’unica strada percorribile e di buonsenso è quella di rifiutare di aderire al sistema di seconda accoglienza, riservandosi di mettere doverosamente in atto tutti quei controlli che, dal punto di vista amministrativo, ciascun sindaco può fare rispetto alle strutture gestite dalle varie onlus e coop, che su tale business ci guadagnano.
Al di là dei proclami del Ministro Marco Minniti, che non hanno avuto come seguito nessun fatto concreto, se il Governo non deciderà di far rispettare i nostri confini i numeri dell’invasione aumenteranno e non ci saranno mai percentuali o clausole di salvaguardia che tengano”.
Alessandro Piana, capogruppo regionale Lega Nord Liguria
Stefania Pucciarelli, consigliere regionale Lega Nord Liguria
Alessandro Puggioni, consigliere regionale Lega Nord Liguria