Cacciatore in cura da psicologo dopo la morte di Nathan

Cacciatore: “Il mio assistito è ancora sotto choc, in cura da uno psicologo e in malattia da lavoro. Attendiamo l’esito della perizia autoptica"

Cacciatore in cura da psicologo dopo la morte di Nathan
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“Il mio assistito è ancora sotto choc, in cura da uno psicologo e in malattia da lavoro. Attendiamo l’esito della perizia autoptica, per la quale il medico legale ha preso tempo sessanta giorni per il deposito degli atti e vedremo come comportarci”. A parlare è l’avvocato Cristian Urbini, che difende il cacciatore ventimigliese di 29 anni, indagato per omicidio colposo per aver ucciso con un colpo di fucile, domenica scorsa, nei boschi di Apricale: Nathan Labolani, 18 anni, scambiato per un cinghiale.

La difesa

ha incaricato il dottor Francesco Ventura come perito di parte nell’autopsia eseguita dalla dottoressa Sara Lo Pinto, di Genova. L’autopsia sarà determinante per ricostruire la dinamica e valutare il grado di colpa del cacciatore. Nathan, infatti, è stato trovato accovacciato, segno che potrebbe essersi nascosto. L’aver sentito il fruscio al livello del terreno, inoltre, potrebbe aver fatto credere al cacciatore di trovarsi di fronte a una preda; unitamente al fatto che quando ha gridato per accertarsi che nn ci fossero persone, nessuno ha risposto.

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