il caso

Cadono con lo scooter nel Porto di Andora, costole fratturate e denuncia: "C'è ancora pericolo"

Protagonista una coppia di piemontesi proprietaria di una barca ormeggiata nello scalo. Lui Mario Anemone, personaggio conosciuto in ambito sportivo

Cadono con lo scooter nel Porto di Andora, costole fratturate e denuncia: "C'è ancora pericolo"
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Una coppia piemontese, proprietaria di una barca ormeggiata al Porto di Andora, verso le fine di agosto, mentre procedeva lungo la banchina del porto, è finita con lo scooter nell'avvallamento di una griglia difettosa, cadendo rovinosamente a terra. Dopo le iniziale escoriazioni riscontrate a seguito di un primo passaggio al pronto soccorso per entrambi (15 giorni di prognosi), le successive radiografie hanno evidenziato per l'uomo, Mario Anemone, poco meno di settant'anni, la frattura di ben cinque costole. Lesioni analoghe le avrebbe riportate la moglie, Claudia Grolla.

La situazione di pericolo nel Porto di Andora ancora attuale

I due coniugi hanno tempestivamente segnalato ai vertici dello scalo andorese (gestito dalla società Ama Srl) la persistente situazione di pericolo legata alla presenza di quella griglia malferma e nonostante ciò non sono stati ancora presi adeguati provvedimenti per eliminare in via definitiva l'evidente situazione di pericolo.
"Al momento del fatto non vi era alcun cartello e tantomeno in via precaria alcuna banda di delimitazione dell’area di pericolo in oggetto che potesse in qualche modo avvisare gli utenti della strada dell’inconveniente di cui si è detto - sottolinea la coppia - Immediatamente dopo il sinistro, è stato collocato in loco un cono spartitraffico e asportato il pezzo mancante della griglia in oggetto"
Sulla vicenda, Anemone, personaggio ben noto alle passate cronache sportive per le sue epiche imprese agonistiche nel ciclismo, chiosa, con evidenza solare, che "il cono spartitraffico potrebbe essere rimosso in qualsiasi momento da chiunque e che pertanto la situazione di pericolo, ben nota a Ama srl, non è stata ancora presa nella giusta e debita considerazione.
L'auspicio è che la situazione di pericolo venga al più presto eliminata e che nessun altro si faccia male".

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