IL CASO

Camporosso: la maggioranza si spacca sulla cittadinanza onoraria a Zaki

La pratica sulla cittadinanza onoraria a Patrick Zaki ha spaccato la maggioranza di Camporosso in Consiglio comunale

Camporosso: la maggioranza si spacca sulla cittadinanza onoraria a Zaki
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Maggioranza spaccata sul caso zaki

La cittadinanza onoraria a Patrick Zaki ha spaccato la maggioranza di Camporosso in Consiglio comunale. La pratica, infatti, è passata con 8 voti favorevoli e 4 contrari, quelli dei consiglieri: Morabito, Vincenzo Freno, Domenico Arsì e Davide Grimaldi. Da tenere presente che a Camporosso, in questo secondo mandato del sindaco Davide Gibelli esiste solo la maggioranza. Nessuna opposizione, dunque, almeno sulla carta.

La discussione

In prosecuzione di seduta il Sindaco introduce il sesto punto all’Ordine del Giorno relativo al “Conferimento della Cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki”. Lascia la parola all’Assessore Raimondo, che si è occupata di predisporre la pratica, per illustrare all’assemblea le motivazioni che sostengono questa proposta.

L’Assessore Fulvia Raimondo presenta ai Consiglieri la figura di Patrick George Zaki e la sua storia soprattutto soffermandosi sulle ragioni per le quali, attualmente, si trova rinchiuso in carcere in Egitto senza che gli sia garantito un giusto processo. Sottolinea inoltre come ci siano molte analogie con il caso di Giulio Regeni e rende noto che attraverso la presentazione di questa proposta l’Amministrazione fa proprio l’appello trasmesso dalla Scuola di Pace di Ventimiglia con nota Prot. N. 3687 del 11.03.2021. Conclude il suo intervento dichiarando che ritiene doveroso concedere questa onorificenza in segno di vicinanza allo Studente egiziano e come dimostrazione dell’interesse dell’Amministrazione sul tema della difesa dei diritti umani e contro i regimi dittatoriali. A conclusione della illustrazione si procede con le dichiarazioni di voto alle quali chiedono di partecipare i seguenti Consiglieri:

Cristiana Celi - rimarca l’impegno di Patrick George Zaki sul tema della difesa dei diritti umani e soprattutto dei diritti delle donne con l’organizzazione Eipr; ricorda all’Assemblea che lo studente egiziano stava frequentando un Master in studi di genere presso l’Università di Bologna e ha partecipato attivamente alla campagna elettorale di Khaled Ali oppositore dell’attuale presidente Al-Sisi. Ragioni queste che la portano a ritenere che il regime egiziano abbia tutto l’interesse a rivolgergli accuse infondate di propaganda sovversiva e addirittura di terrorismo e che ciò non può non apparire evidente a tutta la società civile, che ha il dovere di votare a favore di questa proposta per manifestare contro i regimi dittatoriali.

Maurizio Morabito – mette in evidenza come Patrick George Zaki sia attualmente in carcere in Egitto in quanto accusato di “terrorismo e diffamazione dello Stato”; entrambi capi d’accusa gravi che se confermati non giustificano il riconoscimento di una così alta onorificenza. Ricorda, inoltre, che stiamo parlando di un cittadino egiziano che non ha alcun collegamento con il nostro territorio e, pertanto, non vede per quale motivo si debba riconoscergli la cittadinanza onoraria di Camporosso. Per queste ragioni dichiara che voterà contrario.

Francesco Cordì – dichiara che voterà a favore in quanto in questo caso non importa la cittadinanza o il collegamento con il nostro territorio ma il punto fondamentale è che si stà parlando di difesa dei diritti umani.

Vincenzo Freno – dichiara che voterà contrario in quanto Patrick George Zaki è accusato di reati gravi e non possiamo sapere se li ha commessi oppure no; pertanto, in caso contrario, si rischia di riconoscere un’onorificenza ad un possibile colpevole.

Conclude gli interventi il Sindaco che dichiara di essere dispiaciuto per la posizione assunta da alcuni consiglieri rispetto all’argomento trattato, avendo auspicato una condivisione unanime a favore della concessione della cittadinanza onoraria a Zaki. Rimarca che, pur rispettando l’espressione del voto secondo la propria coscienza e ideologia, occorre riflettere sul profondo valore simbolico del tema in argomento. Ritiene che il conferimento della cittadinanza onoraria a Zaki debba essere intrapreso a difesa, soprattutto, del diritto alla libertà di manifestare il proprio pensiero.

Il caso Zaki

La detenzione di Patrick Zaki in Egitto è iniziata il 7 febbraio 2020 con l'arresto eseguito all'aeroporto del Cairo dalle autorità egiziane. Ricevendo notevole attenzione mediatica, il fatto di cronaca ha suscitato mobilitazioni da parte della società civile e della politica italiana.

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