Cani in ufficio? La rivoluzione inizia da Genova

Nell'assessorato alla Cultura, dopo la modifiche di alcune regole interne, è possibile portare in ufficio il proprio amico a quattro zampe

Cani in ufficio? La rivoluzione inizia da Genova
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Cani in ufficio? La rivoluzione, forse, comincia da Genova.

Cani in ufficio a Genova

A Genova si potrà portare il proprio cane in ufficio. Almeno nell’assessorato alla Cultura, capitanato da Elisa Serafini. Grazie alla modifica di alcune regole interne, i dipendenti potranno portarsi appresso i proprio amici a quattro zampe.

La decisione ha subito diviso l’opinione pubblica, ma Serafini ha rimandato tutto alle norme del buon senso. “Chiunque si opponga alla presenza del cane vince. Come sugli autobus tra chi ha freddo e chi vuole tenere i finestrini aperti. Chi è a disagio viene protetto e chi è contrario ha priorità di veto” spiega l’assessore. Il primo a usufruire delle nuove disposizione è stato proprio Benji, il barboncino della Serafini.

D’altronde, una ricerca di qualche mese fa condotta da Purina aveva dimostrato che nella scelta di un nuovo posto di lavoro, la possibilità di portare con sé il proprio cane è il quarto benefit più ricercato in Italia. In Europa, il 68% dei dipendenti porterebbe volentieri il proprio amico a quattro zampe a lavoro ne avesse la possibilità. Inoltre, un ambiente pet-friendly inciderebbe positivamente anche sull’andamento e sulla percezione dello stresso da parte dei lavoratori.

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