Caro energia: gelateria di Imperia spegne due terzi di frigoriferi e vetrine espositive
Il titolare della gelateria “Crema di gelato”, di piazza Dante, a Imperia, ha chiuso due terzi dei frigoriferi e altrettanti spazi espositivi
L'iniziativa del titolare di una gelateria di Imperia
Il titolare della gelateria “Crema di gelato”, di piazza Dante, a Imperia, ha chiuso i due terzi dei frigoriferi e altrettanti spazi espositivi, coprendoli con degli slogan colorati, per protestare contro il caro energia. “Ho ricevuto una bolletta da 20mila euro ad agosto - afferma Alberto Gallo, che è anche proprietario di altri due locali a Savona e Acqui Terme (Alessandria) - contro i 4mila euro dello stesso periodo dell’anno scorso”. Un trend, quello dei rincari dell’energia, che è decollato a settembre del 2021.
La guerra in Ucraina non c'entra nulla
“La guerra in Ucraina, mi pare si sia capito, non c’entra nulla - ha aggiunto - visto che è da un anno, che andiamo incontro a bollette più salate, prima raddoppiate e ora addirittura quintuplicate. L’unica possibilità, per non chiudere e lasciare a casa il personale è stata quella di spegnere due terzi delle vetrine espositive e anche in laboratorio, cercheremo di ottimizzare i consumi”. “Lavoriamo a basso regime, perché lo Stato è assente”, è scritto su un cartellone.
E poi: “Alle bollette salate risponde il nostro dolce gelato”, si legge su un altro e ancora “Facciamo del nostro meglio in attesa del governo”. “Abbiamo messo dei manifesti colorati - conclude Gallo - per coprire queste vetrine tristi. Certo, si tratta di un palliativo, ma la nostra speranza è che si possa arrivare a una soluzione”.
Fabrizio Tenerelli