Truffa

Cartaio licenziato salgono a sei gli indagati nella combine al casinò

Cinque giocatori d'accordo con Carbone per manovrare il gioco e assicurarsi la vincita

Cartaio licenziato salgono a sei gli indagati nella combine al casinò
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Al cartaio del casinò licenziato Silvio Carbone, 57 anni, si aggiungono altre cinque persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Si tratta del sanremese Antonio Del Core e di quattro torinesi Luciano Rossi, Luigi Betti, Francesco Ricotta e Emilio D'Eliso. Secondo gli inquirenti, che per le indagini si sono avvalsi degli investigatori della Polizia di Stato, Carbone si sarebbe adoperato per fare vincere alcuni giocatori “sistemando”, o meglio, modificando quasi impercettibilmente, le carte che aveva il compito di predisporre per i mazzieri, in particolare quelli addetti al Punto Banco.

Le indagini - come riportato sul settimanale La Riviera in edicola questa settimana - sono iniziate alcuni mesi fa, dopo che erano state registrate diverse perdite anomale del Punto Banco. La truffa ammonterebbe a 300mila euro.

Come riportato da La Riviera in edicola giovedì, la casa da gioco, dopo aver ricevuto dalla Procura di Imperia i primi riscontri delle indagini,  ha immediatamente provveduto a sospendere Carbone, al quale è stata concessa, come prevedono la legge e i regolamenti interni, la possibilità di fornire spiegazioni rispetto al suo anomalo operato. Spiegazioni che non sono state ritenute sufficienti, troppo generiche e poco convincenti. Da qui la decisione del provvedimento più drastico: il licenziamento, giunto solo pochi giorni fa.

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