Carte e nozze false per la residenza, rimpatriata donna russa

La donna, che tra l'altro si era resa complice di un finto matrimonio, è stata quindi imbarcata su un aereo a Torino lo scorso 23 maggio in direzione Mosca

Carte e nozze false per la residenza, rimpatriata donna russa
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Rimpatriata

Una russa di 39 anni, Ivana Kataeva, giunta in Italia nel 2004 e sposatasi, nel 2007, con un nostro connazionale conosciuto in un night di Milano, è stata rimpatriata con l'accusa di aver più volte raggirato la normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia. Non molto tempo dopo le nozze, infatti, i due coniugi si separano e l'uomo, che nel frattempo aveva avuto altre storie sentimentali, viene arrestato per estorsione e trascorre in carcere gli anni dal 2015 al 2018. E' in quel periodo che la donna richiede al Commissariato di Sanremo il rilascio di un permesso di soggiorno per matrimonio.

Gli sviluppi

Tuttavia, è necessaria una stabile convivenza, oltre all'atto matrimoniale e dato che il marito è detenuto, la Questura di Imperia rigetta la richiesta. Col passare del tempo, emerge che il matrimonio era soltanto un espediente e che sull'italiano pendevano diverse segnalazioni per stalking, nei confronti di donne con le quali aveva intrattenuto una relazione.

A ciò si aggiunge che, nel 2015, la donna aveva presentato falsa documentazione alla Questura di Vercelli - trattandosi in quel caso di una posizione lavorativa inesistente - sempre col fine di ottenere il soggiorno in Italia. Quindi, a seguito del rifiuto di permesso di soggiorno del 2018, considerati la condizione di clandestinità e i numerosi tentativi per ottenere un valido documento di soggiorno, commettendo anche azioni illegali, il Questore di Imperia ne ha disposto il rimpatrio, avvenuto il 23 maggio scorso con volo diretto a Mosca.

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