SANREMO

Casinò di Sanremo, i sindacati: "Lasciateci ripartire, noi siamo pronti"

"Lasciateci aiutare Sanremo a ripartire, noi siamo pronti. La nostra città si sta riaffacciando alla normalità dopo una crisi di portata globale"

Casinò di Sanremo, i sindacati: "Lasciateci ripartire, noi siamo pronti"
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Casinò di Sanremo

"Lasciateci aiutare Sanremo a ripartire, noi siamo pronti. La nostra città si sta riaffacciando alla normalità dopo una crisi di portata globale; la ripresa sarà lenta e difficile e per alcuni purtroppo non sarà nemmeno possibile". Così ha inizio una nota a firma delle rappresentanze sindacali aziendali del Casinò di Sanremo (Slc-Cgil, Uilcom-Uil, Ugl-Terziario e Snalc Confsal), che chiedono di riaprire la casa da gioco sanremese, ferma dal primo giorno di lockdown.

"La direzione aziendale - si legge nella nota - in accordo con le organizzazioni sindacali, ha approntato un encomiabile piano di sicurezza attraverso la sottoscrizione di un 'Protocollo di Sicurezza', così come previsto dalle ultime norme di legge, che ha ottenuto il parere favorevole del Dipartimento Prevenzione e Igiene Pubblica dell'Asl". Sono quarantasei pagine di protocollo che indicano le strategie aziendali per ridurre al minimo i rischi per giocatori e lavoratori, riducendo al massimo le possibilità di contagio.

"Il nostro territorio ha la peculiarità di una economia a circuito chiuso; senza l'afflusso di contanti legati al turismo il denaro circolante è sempre lo stesso ed è destinato a ridursi progressivamente con il necessario risparmio legato ai mancati introiti di questi ultimi mesi con la conseguente asfissia economica. Quando il Casinò di Sanremo fu legalizzato, nel suo Statuto la motivazione riportata era: "per distribuire ricchezza in località altrimenti depressa". Nel secolo trascorso dal passo citato sul nostro territorio non solo non è cresciuto un comparto industriale ma addirittura è collassata la floricoltura, il grande volano economico della zona".

"Resta ancora il Casinò i cui benefici non sono di solo godimento del personale dipendente ma di tutta la città. Oltre ai dividendi e alle quote versate al Comune, cinquanta milioni di euro negli ultimi sette anni, che ritornano alla cittadinanza sotto forma di servizi alla collettività, è doveroso considerare che l'indotto creato dal Casinò comprende, direttamente o in seconda istanza, quasi tutta la città; chi viene a Sanremo per il Casinò mangia nei ristoranti, dorme negli alberghi, compra nei negozi o affitta appartamenti per tutto il periodo estivo, solo per fare alcuni esempi".

"L'indotto del Casinò di Sanremo non è spesso citato né tantomeno considerato ma è da riconsiderare e riconoscere per il suo impatto positivo sul tessuto economico e sociale dell'intero territorio. Le piccole imprese per poter ripartire hanno bisogno di consumatori e non solo di quelli residenti. Ora che è stata ripristinata la circolazione all'interno delle Regioni, il Casinò può far tornare in città i numerosi clienti abituali residenti in provincia di Genova e Savona ovvero è in grado di far affluire consumatori sul nostro territorio".

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