tragedia sfiorata

Cerca di impiccarsi con le lenzuola per la videochiamata non riuscita

Tragedia sfiorata ieri per un detenuto del carcere di Sanremo. La segnalazione di Fabio Pagani della Uil

Cerca di impiccarsi con le lenzuola per la videochiamata non riuscita
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Non era riuscito ad effettuare una videochiamata con la propria famiglia, sembra per problemi di connessione dal carcere di Sanremo, e una volta rientrato in cella ha cercato di togliersi la vita impiccandosi a un rudimentale cappio realizzato con le  lenzuola del suo letto.

La denuncia del sindaclista Uil Fabio Pagani

A rivelare l'episodio avvenuto ieri pomeriggio nel carcere di Valle Armea a Sanremo è  il segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria Fabio Pagani.

"Il detenuto di origine magrebina è stato soccorso dal personale di polizia penitenziaria - ha dichiarato Pagani - che con grande immediatezza ha impedito che si realizzasse il proposito".
L'episodio riporta alla mente la tragedia dello scorso 18 dicembre, nello stesso istituto di pena sanremese,  quando un 39enne, anch'egli nordafricano, era morto alcune settinane dopo le ustioni che si era provocato appiccando  un incendio nella sua cella per protestare contro l'isolamento, necessario in quanto affetto da tubercolosi. Il detenuto era morto nel gennaio scorso all'ospedale Villa Scassi di Genova. Più di recente, nel febbraio scorso, un altro detenuto,  49 anni,  era stato protagonista di un altro episodio di autolesionismo: con una lama si era procurato delle ferite prima  di appiccare anch'egli il fuoco nella propria cella.  Il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria aveva evitato tragiche conseguenze.

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