IL CASO GIURIDICO

Chiede doppio mantenimento per il figlio in Italia e Romania, giudice dà ragione all'ex marito

Il principio: Non si possono pagare due obbligazioni alimentari per lo stesso motivo in altrettanti Paesi dell’Unione Europea

Chiede doppio mantenimento per il figlio in Italia e Romania, giudice dà ragione all'ex marito
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Voleva il mantenimento in Romania e in Italia

Non si possono pagare due obbligazioni alimentari per lo stesso motivo in altrettanti Paesi dell’Unione Europea. E’ sulla base di questo principio che un trentenne romeno denunciato dall’ex moglie per il mancato versamento degli oneri per il mantenimento del figlio è stato condannato oggi a 3 mesi di reclusione, anziché a un anno e mezzo richiesto dal pm. I fatti. Due giovani romeni: lei 27 anni e lui 30 anni si sposano in Romania, si trasferiscono in Italia e dopo un breve periodo la loro unione si spezza. Tornano in Romania per divorziare, il giudice romeno stabilisce una somma per il mantenimento del bambino, che lui paga dal 2012 al 2017 (poi un po’ per il Covid, un po’ per la crisi, ha saltato qualche rata).

Tornano entrambi in Italia: lui (difeso dall’avvocato Maria Gioffrè) a Urbino e lei a Ventimiglia. La donna ottiene dal giudice italiano l’affido esclusivo e il mantenimento (un altro ancora). Cosa succede: in forza di quella decisione denuncia il marito per la mancata corresponsione dei mezzi di sussistenza, senza tuttavia specificare che già prendeva un “assegno” in Romania, che l’ex marito ha versato regolarmente fino al 2017.

Oggi il giudice monocratico Eleonora Billeri lo ha condannato

a 3 mesi di reclusione e al pagamento di 300 euro di multa, mentre il pm aveva chiesto un anno e mezzo e la donna pretendeva 18mila euro circa di arretrati. Motivo: il giudice ha accolto la testi della difesa, secondo la quale applicando il principio sancito dai regolamenti e dalle convenzioni internazionali, non si possono pagare due obbligazioni alimentari per lo stesso motivo in altrettanti Paesi dell’UE ed ha quindi considerato soltanto parte del periodo dal 2017 ad oggi. “Sono contenta che sia passata la linea della difesa - commenta l’avvocato - e che gli sia stato comminato il minimo della condanna, trattandosi di un bravo ragazzo”.

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