Chiesti 23 anni di carcere per l'omicidio sotto il cavalcavia di Ventimiglia
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Luca Scorza Azzarà, lo straniero avrebbe inferto alla vittima sette coltellate
La sentenza è attesa per il prossimo 18 gennaio
Una condanna a 23 anni e 6 mesi di reclusione è stata chiesta, stamani, dal pm Luca Scorza Azzarà al processo per omicidio (con l'aggravante dei futili motivi) contro Mohammed Aldel, 36 anni, il sudanese accusato di aver ucciso a coltellate, nella notte tra il 25 e il 26 novembre del 2021, un proprio connazionale, sotto il cavalcavia di Ventimiglia. I
Il processo si svolge davanti alla Corte di Assise di Imperia
Secondo l’accusa lo straniero avrebbe inferto alla vittima sette coltellate. Il pm ha poi chiesto che le attenuanti generiche vengano considerate equivalenti alle aggravanti, considerando in continuazione il reato di lesioni nei confronti di un terzo straniero aggredito, poco dopo l’omicidio.
La requisitoria è avvenuto dopo l’audizione come teste
dello psicologo e psicoterapeuta Roberto Ravera, incaricato dalla difesa di verificare la condizione psichica dell’imputato. Il medico ha dichiarato di non aver riscontrato in Aldel nessuna alterazione del pensiero e per questo motivo la Corte ha respinto la richiesta della difesa di sottoporre il sudanese a una perizia psichiatrica.
Aldel aggredì il proprio connazionale con due fendenti al torace
uno all’addome, tre in sede dorsale e uno in regione sovraglutea. All’origine del delitto ci fu la lite per il presunto furto di un telefonino. Successivamente all'arresto, il killer avrebbe accusato il rivale di avergli sottratto il telefonino. Il processo è stato rinviato al prossimo 18 gennaio per eventuali repliche e sentenza.
Fabrizio Tenerelli