Chiude Gaziello dopo 38 anni di attività

I coniugi Gaziello: "Siamo troppo demoralizzati, e non ce la sentiamo più di investire le somme necessarie a continuare l’attività”

Chiude Gaziello dopo 38 anni di attività
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Chiude i battenti lo storico negozio di calzature “Gaziello” di via Tenda a Ventimiglia e, insieme alla cessazione dell’attività, andranno in pensione anche i titolari Mario Gaziello e Anna Maria Di Canio.

Mario e Anna Maria aprirono il negozio appena sposati

Sposati dal 1977, Mario e Anna Maria hanno condotto insieme l’esercizio dal 1979. Ed è sul filo dei ricordi che i Gaziello ripercorrono la decisione che li portò ad aprire il loro negozio, calcato e gettonato da una generazione dopo l’altra. “Nel 1979 eravamo giovani, e volenterosi - dice Gaziello, che in quell’anno, a differenza della moglie, veniva già da una solida preparazione nel campo commerciale.

“Allora –continua- il commercio a Ventimiglia era molto fiorente. E così, mossi entrambi dall’entusiasmo, pensammo di avviare un esercizio di calzature che offrisse un prodotto uomo e donna Made in Italy per tutti i giorni e per l’intera famiglia, dai giovanissimi fino agli adulti. Scarpe comode, pratiche e versatili, per il lavoro ma anche da passeggio”. Un negozio a conduzione famigliare che si affermò in breve tempo. E che ha visto, sia per il rapporto qualità prezzo dei prodotti offerti, sia per la fiducia instaurata tra i titolari e i loro utenti, un’ampia clientela di ventimigliesi, di non residenti in vacanza nella città di confine, e della vicina Francia. “Via Tenda –continua Gaziello- era parte allora di un piccolo quartiere che era come una famiglia”.

“In occasione di eventi, insieme agli altri commercianti della via, una ventina –aggiunge Di Canio -, organizzavamo tutti insieme delle iniziative. Così capitava sia per la Battaglia di Fiori, l’Agosto Medievale, le festività natalizie e altre ricorrenze. Iniziative che sono andate avanti nell’entusiasmo per molti anni”. E poi? “Poi è iniziato a cambiare tutto” interviene Gaziello, che sintetizza l’excursus a cui ha assistito il settore commerciale di Ventimiglia nell’ultimo decennio. “La congiuntura economica generalizzata che si è venuta a creare negli ultimi anni –spiega- ha influito negativamente sull’andamento del commercio di Ventimiglia, città, tra l’altro, la cui economia si è sempre basata soprattutto sul settore. E ovviamente anche via Tenda ne ha risentito, con le prime chiusure di esercizi. La situazione è poi precipitata. Le problematiche legate ai flussi migratori in cui è stata coinvolta Ventimiglia in questi ultimi tre anni, e che hanno avuto un forte impatto mediatico anche oltreconfine, non ha giovato al commercio cittadino. E, parlando di via Tenda, dopo una chiusura dietro l’altra, oggi i negozi sono una mezza dozzina”.

E conclude: “La nostra clientela affezionata è dispiaciuta della nostra decisione di chiudere l’esercizio. Ma noi siamo troppo demoralizzati, e non ce la sentiamo più di investire le somme necessarie a continuare l’attività”.

Lorella Gavazzi

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