Cinesi dal giudice per la vendita di mutadine presunta imitazione Calvin Klein
Il gruppo di commercianti cinesi è accusato di aver messo in vendita mutandine “Ghlain Klein” imitative del più famoso marchio
E’ tornato stamattina in aula, in tribunale a Imperia, il processo per ricettazione e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, che vede nel mirino della giustizia un gruppo di commercianti cinesi, accusato di aver messo in vendita mutandine “Ghlain Klein” imitative del più famoso marchio di vestiario e biancheria intima, Calvin Klein.
Oggi è proseguita l’istruttoria dibattimentale
e l’udienza è stata aggiornata a marzo dell’anno prossimo. L’inchiesta è nata nel 2021 da una serie di perquisizioni della guardia di finanza in diversi negozi di Sanremo e zone limitrofe. Alla sbarra ci sono: Yang Jinzhuan, Hu Fangmei, Ye Youkuo, Wang Shaogao, Chen Shengrui.
Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Alessandro Moroni e Maurizio Foglino
Fabrizio Tenerelli