Cinque condanne per l'agguato a colpi di fucile di Sanremo
Si è concluso stamani con 5 condanne il processo per l'agguato col fucile messo a segno, il 18 giugno 2022, a Sanremo
Le condanne in primo grado davanti al gup Botti di Imperia
Si è concluso con 5 condanne il primo grado di giudizio (nelle forme del rito abbreviato) per l'agguato col fucile messo a segno, poco prima della mezzanotte, del 18 giugno 2022, in strada degli Olandesi a Sanremo, per motivi che sarebbero legati alla mancata restituzione di una collana. Due i colpi di fucile caricati a pallini ed esplosi contro M.V. e O.S., che riportarono ferite rispettivamente guaribili in sessanta e venti giorni di prognosi.
Il gup Massimiliano Botti ha così condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione: Riccardo Berrica, 20 anni (difeso dall’avvocato Carola Matta); a 1 anno e 6 mesi: Angelo Bonfiglio, 57 anni (avvocati Salvatore e Maria José Sciortino), e a un anno ciascuno Ferrnando Shemuni, 36 anni (avvocato Cristian Urbini); Klodian Kola, 33 anni (avvocato Luigi Patrone) e Serxhio Kola, 27 anni (avvocato Mario Ventimiglia).
Erano accusati di lesioni gravi aggravate dall’uso del fucile e dalla premeditazione
I cinque sono stati tutti rimessi in libertà: Shemuni e Klodian che erano in carcere; Berrica e Bonfiglio ai domiciliari e Serxhio, colpito dal divieto di dimora in tutti i Comuni della provincia di Imperia. Il pm aveva chiesto 5 anni e 6 mesi nei confronti di Berrica; 4 anni e 2 mesi per Bonfiglio e 3 anni e 6 mesi per i tra albanesi coinquilini. Le indagini vennero realizzate grazie alla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza; all’analisi dei tabulati e alle intercettazioni telefoniche.
Gli investigatori hanno accertarono
che i cinque si erano fermati a bordo strada su un furgoncino Fiat Doblò, condotto da Bonfiglio. Laggiù, secondo quanto ricostruito avrebbero atteso l’arrivo dello scooter (un Yamaha TMax) che viaggiava in direzione opposta del furgone. In concomitanza al transito dei due, dal retro del furgone esce uno dei cinque arrestati (dalle immagini non si vedrebbe l’autore degli spari) che esplode i due colpi di fucile calibro 12. M.V. riporta una ferita all’arto superiore sinistro, alla regione scapolare e al gluteo destro; O.S., un trauma da corpi estranei all'arto superiore sinistro. L’iniziale arresto per tentato omicidio in concorso venne quindi riqualificato in lesioni gravi. Sembra che O.S. avesse dovuto restituire la collana a Berrica.
Fabrizio Tenerelli