Cluster a Badalucco: una trentina i positivi tra adolescenti e le loro famiglie
ASL ritiene che l'origine sia da ricercare in assembramenti non consentiti durante le festività. Il sindaco Orengo "Assumersi le proprie responsabilità"
Una trentina di persone, in larga parte adolescenti con le loro famiglie, è coinvolta nel cluster da Covid-19 registrato a Badalucco.
Cluster a Badalucco tra adolescenti e le loro famiglie
L’Asl1 Imperiese si è attivata per arginare la diffusione del virus: i giovani risultati positivi al Coronavirus sono stati posti in isolamento,
così come i loro contatti stretti e familiari. Il contagio sarebbe avvenuto nell’ambito di presunti assembramenti non consentiti dalla normativa vigente, fra amici e amiche del luogo, nel periodo delle ultime festività, tra Natale e Capodanno. La situazione è costantemente
monitorata dal Dipartimento di Prevenzione.
Il monito di ASL 1
Asl1 ricorda alla popolazione, in particolare quella più giovane, di adottare sempre comportamenti corretti per contrastare la propagazione del virus come lavarsi le mani, utilizzare la mascherina e il distanziamento interpersonale.
"Non fate visita agli anziani e evitate le situazioni di rischio"
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Badalucco Matteo Orengo, che si è rivolto - da FB - direttamente ai più giovani abitanti del borgo della Valle Argentina e non solo. "In questi giorni assistiamo a un aumento dei casi positivi e di famiglie in quarantena, pertanto, vi invito a evitare ogni situazione di pericolo e gli assembramenti. Oltretutto - continua - vi chiedo, per dieci, quindici giorni, di evitare di far visita agli anziani o ai soggetti più deboli".
"Assumersi le proprie responsabilità"
"Ho parlato - ha aggiunto il primo cittadino - con i Carabinieri e con la Polizia Locale. Ho avuto un confronto con i titolari di bar e ristoranti. Questo è il momento - incalza - in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e collaborare alla incolumità complessiva del nostro paese. Cerchiamo di fare le cose che sono strettamente necessarie, cerchiamo di non mettere gli altri nelle condizioni di dover riprendere o sanzionare. Come comunità ne usciremo bene, ma tutti noi dobbiamo collaborare per riuscire ancora una volta a battere il nemico e a ritornare alla normalità, con un numero di contagi - conclude - se non azzerati, molto molto limitati".