Code chilometriche all'ingresso con la Francia per i controlli sulle certificazioni. Video
Lunghe code si sono registrate questa mattina al confine italo-francese di Ventimiglia, a causa dei controlli sulle certificazioni dei frontalieri
Code chilometriche per entrare in Francia
Lunghe code si sono registrate questa mattina al confine italo-francese di Ventimiglia, a causa dei controlli sulle certificazioni dei frontalieri e di chi chiunque altro debba espatriare con giustificata motivazione. Nei giorni scorsi il governo francese ha annunciato, a partire da oggi, l'ingresso nel territorio nazionale solo a chi è munito di test molecolare (Prc) da eseguire nelle settantadue ore precedenti l'arrivo in Francia. Il test antigenico, infatti, non è accettato.
Le categorie esentate dal presentare il test molecolare
Secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri francese: l'obbligo riguarda i viaggiatori, maggiori di 11 anni, che entrano da Paesi Ue (quindi anche l'Italia) e con qualsiasi mezzo: aereo, treno, auto, nave, bus e via dicendo. Sono esentanti dal presentare il tampone: i lavoratori frontalieri, i trasportatori e i residenti nei territori confinanti entro trenta chilometri dal proprio domicilio.
Disagi, quindi, per i tanti frontalieri diretti al lavoro in Francia o nel Principato di Monaco, che sin sono trovati imbottigliati nel traffico. Proseguono anche i controlli da parte francese sull'ingresso abusivo dei migranti. A molti furgoni o camioncini è stato chiesto di aprire gli sportelli.
Necessario un accordo bilaterale
"Ecco nuovamente una decisione unilaterale che crea problemi nei rapporti transfrontalieri, all'economia di confine, ai lavoratori frontalieri, a chi si trova a dover oltrepassare la frontiera per giustificati motivi - afferma l'onorevole Flavio Di Muro (lega) -. E' da un anno che propongo a questo governo di adottare un accordo bilaterale con la Francia per una condivisione di regole e modalità di controllo nelle zone di confine. Anche il Parlamento, su mia proposta, si è espresso per una risoluzione di questa situazione ma il Governo continua a non occuparsene".