COLPO DI SCENA IN CORTE DI ASSISE A IMPERIA

Cold case Svezia, la difesa: "Aldobrandi non può essere processato in Italia"

Cold case Svezia, la difesa: "Aldobrandi non può essere processato in Italia"
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L'eccezione è stata presentata in Corte di Assise a Imperia

Una richiesta preliminare all’istruttoria consistente nell’impossibilità di processare, in Italia, un nostro connazionale accusato di un reato commesso all’estero, se sono trascorsi tre anni dal suo rientro nel Paese di origine, è stata presentata stamani, in Corte di Assise, a Imperia, dall’avvocato, che difende Salvatore Aldobrandi, 73 anni, originario di San Sosti (Cosenza), ma da anni residente a Sanremo, arrestato il 17 giugno scorso su ordine del gip di Imperia, con le accuse di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili e la soppressione di cadavere, in merito alla morte di Sargonia Dankha la ventunenne di origini irachene, naturalizzata svedese, sparita nel nulla da Linköping, in Svezia, nel primo pomeriggio del 13 novembre del 1995.

Il corpo di Sargonia non è mai stato trovato

ma nel giugno scorso è finito in carcere Aldobrandi, che viveva a Sanremo. Il legale ha fatto presente che essendo stata accertata la presenza di Aldobrandi, in Italia, dal 1998, non è possibile procedere nei suoi confronti. “Non è possibile procedere in Italia - ha detto l'avvocato - Ritengo accertato il termine dei tre anni. Questo processo non può che concludersi con una sentenza di non procedibilità. Chiedo l'immediata cessazione della misura cautelare nei confronti di Aldobrandi”.

Fabrizio Tenerelli

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