Temperature torride

Coldiretti "Questa è la terza estate più calda di sempre"

Ecco i dati raccolti con il programma europeo Copernicus. "la siccità ha un impatto devastante per gli agricoltori".

Coldiretti "Questa è la terza estate più calda di sempre"
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La terza estate più calda mai registrata prima: ecco i risultati del report firmato da Coldiretti

 

Coldiretti "Temperature superiori alla media di +0,38 gradi"

Con una temperatura che a luglio è risultata la terza più bollente mai registrata prima, con un valore di +0,38 gradi superiore la media, e dopo che anche giugno si era classificata al terzo posto con una anomalia di +0,32 gradi, l’estate 2022 sale ufficialmente sul podio di quelle più calde mai registrate a livello mondiale. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul bollettino climatico del programma europeo Copernicus.

 

I cambiamenti climatici anche in Italia

“Gli incendi – sottolinea la Confederazione Nazionale Coldiretti – quest’estate hanno devastato le foreste in tutti i continenti: dalle sequoie giganti dello Yosemite National Park, in California, all’Africa, in Paesi come il Marocco, fino all’Europa, dove sono state pesantemente colpiti Paesi come Spagna, Francia, Portogallo e Italia”. Anche in Italia, spiega Coldiretti, è evidente una generale tendenza al surriscaldamento e alla tropicalizzazione, con il cambiamento climatico accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con conseguenti sbalzi termici significativi.

 

"La siccità ha un impatto devastante"

“Di fronte alla tropicalizzazione del clima – spiegano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri, e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa – occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. In Liguria, come in tutta Italia, siamo di fronte a un impatto devastante della siccità e delle alte temperature sulle attività produttive. In questo scenario, dunque, risulta sempre più necessario agire con programmazione e non soltanto in emergenza, costituendo subito un tavolo permanente regionale che affronti, nel medio-lungo periodo, gli interventi strutturali necessari per far fronte alla situazione di grave difficoltà dovuta alla carenza idrica. Oltre ad attivare -specificano-, come abbiamo già chiesto lo scorso 22 giugno, lo stato di calamità naturale".

 

"L'agricoltura il settore più impegnato per combattere i cambiamenti climatici"

"Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua -spigano- , lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli, senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

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