Maxi inchiesta

Colpo di scena: Toti vuole patteggiare

La strategia dell'ex governatore: dichiararsi colpevole per uno sconto di pena. Due anni e un mese di reclusione

Colpo di scena: Toti vuole patteggiare
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Colpo di scena nell'inchiesta per corruzione ai vertici della Liguria. Toti vuole patteggiare

 

 

L'accordo tra Toti e la Procura

L'ex governatore di Regione Liguria Giovanni Toti ha scelto il patteggiamento nell'ambito della maxi inchiesta per corruzione che lo ha travolto lo scorso 7 maggio, quando i militari della Guardia di Finanza lo hanno tratto in arresto al Lolli Palace di Sanremo. Le accuse a suo carico mosse dalla Procura sono corruzione, atti contrari ai doveri di ufficio, finanziamento illecito ai partiti e falso (per aver gonfiato i dati COVID per ottenere più dosi di vaccino).

 

L'accordo tra la difesa- il legale Stefano Savi- e la procura genovese, prevede una pena di due anni e un mese e la confisca di circa 84mila euro. La pena detentiva potrà essere sostituita con 1500 ore di lavori socialmente utili. In cambio, l'ex presidente della giunta si dichiarerà colpevole dei reati di corruzione impropria e finanziamento illecito. L'accordo deve essere concesso e convalidato dal giudice. Al momento non si conosce la data dell'udienza.

 

Nell'ambito della stessa inchiesta ha optato per il patteggiamento anche Paolo Emilio Signorini, ex Ad di Iren e già presidente dell'Autorità Portuale della Liguria Occidentale. Sia lui che Toti accusati di aver favorito le attività del re della logistica Portuale genovese, Aldo Spinelli, in cambio di finanziamenti (l'ex Governatore) e regali (Signorini).

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