Bolkestein

Concessioni balneari: Taggia approva le linee guida

Il tempo stringe: le gare dovranno essere pronte entro il 31 dicembre del 2025. Gli aspiranti gestori avranno 75 giorni per la domanda

Concessioni balneari: Taggia approva le linee guida

Dopo la tirata di orecchie dal Tar, che ha annullato la proroga automatica delle concessioni balneari taggesi, l’esecutivo del sindaco Mario Conio ha approvato le linee guida per i bandi propedeutici al rinnovo. E il tempo stringe, le gare dovranno essere avviate entro il 31 dicembre del 2025.

 

Le linee guida per le concessioni balneari

In sostanza, il comune valuterà elementi cardine come l’esperienza del gestore nel comparto specifico, la qualità del servizio offerto e altri parametri importanti come le opere per la difesa della costa, nell’inserimento, nel programma, di attività turistiche volte alla promozione del territorio, l’accessibilità e l’inclusività. Tra i doveri, oltre a quello scontato di rispettare le norme in materia della costa, anche quello di garantire gli accessi a battigie e marciapiedi. Il concessionario uscente dovrà, nel caso, demolire a sue spese le opere non amovibili. Però avrà diritto a un’indennizzo, versato per il 20% già al passaggio di testimone (a carico del nuovo gestore) che comprenderà gli ultimi cinque anni di gestione e le opere non ancora ammortizzate, valutate con apposita perizia.

 

In questo modo, il comune di Taggia può da un lato offrire certezze agli operatori del settore e accelerare verso la preparazione dei bandi, una scadenza ormai imminente. Il prossimo passo sarà una sorta di censimento realizzato con una relazione, da parte di tutti i gestori di concessioni demaniali, sullo stato del litorale della popolosa frazione balneare di Arma di Taggia. Un passaggio fondamentale per la redazione delle nuove gare. Una volta pubblicati i bandi, i gestori avranno tempo 75 giorni per inoltrare la domanda.

 

La sentenza del Tar

A settembre, il Tar della Liguria aveva prodotto, nei confronti dell’amministrazione taggese, una sentenza a suo modo storica, accogliendo il ricorso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In poche parole, i giudici amministrativi avevano bocciato la proroga alal scadenza delle concessioni perché l’ente non aveva nel frattempo, come invece accaduto a Imperia, avviato le procedure per avviare le gare.  In questo modo, i  rinvii sarebbero stati automatici e non giustificati da esigente tecniche, in contrasto con  la direttiva europea “Bolkestein”. 

 

Nell’ambito della stessa direttiva, che apre alla concorrenza le concessioni demaniali, più volte prorogate dall’Italia (per i rinvii, l’Italia paga sanzioni all’Unione Europea), ma in campo diverso, nei giorni scorsi si è mosso anche il comune di Sanremo. In questo caso per le concessioni relative agli operatori del Mercato Annonario di Via Martiri. Il comune concede una proroga tecnica di un anno alla scadenza, in attesa delle linee guida dal Governo centrale, anticipando Anci che, in sintesi, chiedeva all’esecutivo di inserire le concessioni mercatali nel decreto Milleproroghe.