Singolare caso a Sanremo

Condannata a insaputa del processo rischiava la galera, ma la Cassazione ha annullato il processo

La donna era stata condannata a sua insaputa e adesso la Cassazione ha annullato il processo. Quindi, dovrà essere nuovamente giudicata

Condannata a insaputa del processo rischiava la galera, ma la Cassazione ha annullato il processo
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Il singolare caso vede come protagonista una donna di Sanremo

Una donna di 56 anni, F.P., di Sanremo, che era stata condannata a 2 anni e 2 mesi di reclusione, con le accuse di truffa e ricettazione, senza tuttavia essere a conoscenza del proprio processo, è riuscita a ottenere dalla quarta sezione della Corte di Cassazione l'annullamento dell'ordinanza con la quale la Corte di Appello di Genova aveva respinto l'istanza di rescissone del giudicato. La pena, infatti, emessa in primo grado dal tribunale di Imperia, il 18 giugno del 2021, era diventata definitiva.

La vicenda è emersa, dopo che la polizia ha contattato la donna, dicendole che c'era a suo carico un'ordinanza di carcerazione e che avrebbe avuto tempo trenta giorni, per presentare ricorso al tribunale di sorveglianza, dopodiché sarebbe finita in galera.

I fatti. Tutto ha avuto inizio, quando la donna ha ricevuto la notifica di una querela. Tutto bene, o quasi, se non fosse che col passare del tempo ha cambiato domicilio e le comunicazioni processuali sono giunte tutte a quello vecchio, impendendole di venire a conoscenza del processo. Il suo legale, l'avvocato Bruno Di Giovanni, di Sanremo, ha così presentato ricorso al giudice di Appello, chiedendo la cosiddetta rescissione del giudicato. Tuttavia, la Corte ha rigettato l'istanza, che invece è stata accolta in terzo grado. Ora il processo è tutto da rifare.

Fabrizio Tenerelli

In copertina l'avvocato Bruno Di Giovanni

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