Condannato a 8 anni e 2 mesi per il duplice tentato omicidio di Imperia

il pm aveva chiesto, nella sua requisitoria, 8 anni. A Ferraro, difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo, sono state riconosciute le attenuanti generiche

Condannato a 8 anni e 2 mesi per il duplice tentato omicidio di Imperia
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Condannato

Il giudice monocratico Paolo Luppi ha condannato, stamani, a 8 anni e 2 mesi di reclusione: Domenico Ferraro, 64 anni, l'uomo che il 14 gennaio del 2019 ha sparato contro la coppia di coniugi rivali, suoi vicini di casa, ferendo gravemente la moglie: Antonietta Calvo, di 65 anni, colpita al torace, vicino al cuore, e a un braccio e mancando per un soffio il marito di lei, Vito Pedone, di 63 anni, graziato dalla pistola che si è inceppata, dopo tre colpi andati a vuoto.

Accusato di tentato omicidio

 violenza privata e detenzione e porto di arma clandestina (una pistola con matricola abrasa), il pm Barbara Bresci aveva chiesto, nella propria requisitoria, 8 anni di pena. A Ferraro, difeso dall'avvocato Giovanni Di Meo, sono state riconosciute le attenuanti generiche, ma il giudice lo ha condannato anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento di una provvisionale di 15mila euro nei confronti di Calvo e di 3mila euro di Pedone.

Ferraro che era scappato subito dopo il tentato omicidio, si è costituito a Sanremo, qualche giorno dopo (il 19 gennaio) ai soccorritori del 118 che aveva chiamato per un malore. A loro ha riferito le proprie generalità, che corrispondevano a quelle dell'uomo ricercato. Trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Borea è stato riconosciuto dai sanitari che hanno avvertito le forze dell'ordine. "Si sono io" ha detto a medici, infermieri e poi a polizia e carabinieri giunti sul posto.

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