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Consiglio di Stato "boccia" la sospensiva per il campo Sclavi

Sempre più vicina la parola fine alla battaglia legale per l'aggiudicazione della struttura sportiva

Consiglio di Stato "boccia" la sospensiva per il campo Sclavi
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Sembrerebbe orami arrivata alla fine la battaglia legale per il campo di calcio Ezio Scalvi di Arma di Taggia, storico quartier generale dell'Argentina Arma, che, lo scorso gennaio, era stato aggiudicato in seguito a bando del comune alla cordata Taggese-Sanremese tra le proteste della società rossonera (e degli "alleati" nella gara d'appalto") e di molti tra gli addetti ai lavori e vecchie glorie del calcio locale.  Il campo Sclavi al centro di un ricorso al Consiglio di Stato.

 

Il Consiglio di stato boccia la sospensiva sull'assegnazione del campo Sclavi

Con una pronuncia cautelare, ampiamente motivata nei documenti della sentenza, il Consiglio di Stato ha "bocciato" la richiesta di sospensiva presentata dal raggruppamento Argentina Arma-Polisportiva dei Fiori fino alla sentenza. L'iter, dunque, non è ancora concluso, ma il parere del prestigioso organo di giustizia amministrative pare  chiaro. A ricorrere al Consiglio di Stato lo stesso raggruppamento temporaneo di Imprese che ha visto cassata la sospensiva, dopo un'altra proverbiale "porta chiusa" incontrata davanti al Tribunale Amministrativo della Liguria che non aveva accolto il ricorso da loro presentato, nel quale si chiedeva di annullare l'assegnazione della struttura sportiva.

 

 

«Sarà difficile ammortizzare con il piano originario»

«La decisione del Consiglio di Stato di rigettare la richiesta di sospensiva avanzata dai legali della Argentina Arma e della Polisportiva dei Fiori 2.3- scrivono dal Taggia-, è un ulteriore segnale che ci rincuora su una vicenda che lascia l’amaro in bocca . La strada non è conclusa, il ricorso al Consiglio di Stato rimane ancora attivo, ma abbiamo la speranza di poter riprendere il cammino avviato in tempi brevi, per garantire a tutta la comunità di poter utilizzare una struttura sportiva che oggi servirebbe come l’acqua al calcio locale».

 

La riqualificazione del campo sconta del ritardo accumulato. o chiarisce la stessa società in calce alla nota stampa «Tutti, purtroppo sappiamo in che condizioni versa lo Sclavi e le tempistiche per riaprirlo restano incerte; ciò è motivo di preoccupazione perché si assottigliano i tempi rispetto ai lavori necessari con la fine della gestione del 31 dicembre 2027. I lavori da eseguire per rendere l'impianto utilizzabile sono molti, con un costo in opere che sarà difficilmente ammortizzabile con l'originario piano presentato. Nonostante ciò confidiamo di offrire al più presto ai nostri ragazzi una struttura rinnovata ed efficiente» concludono dalla A.C. Taggia ASD.

 

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