Continua l'operazione "Safe Crossing Border", due arresti ed una denuncia, nei guai anche un minore

Continua l'operazione "Safe Crossing Border", due arresti ed una denuncia, nei guai anche un minore
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VENTIMIGLIA - Nel fine settimana la Polizia di frontiera ha rimesso in campo la nota operazione “Safe Crossing Border”, un imponente schieramento di uomini ( 170) e mezzi (70) , dislocati lungo tutta la linea confinaria comprendente i valichi stradali di Ponte San Luigi e San Ludovico, la barriera autostradale, la stazione ferroviaria, i valichi stradali di Fanghetto e Olivetta San Michele.

Circa 1300 le persone identificate, oltre 500 i documenti verificati con apposite apparecchiature, alcuni dei quali sequestrati in quanto di provenienza illecita; circa 300 le vetture controllate. Un controllo accurato del connazionale Halilovic Roberto, nato a Castelfranco Emilia nel 1979 e residente in provincia di Latina, giunto a piedi dalla francia come i turisti ha dato i suoi frutti. Gli accertamenti hanno permesso, nel corso della notte di domenica, di scoprire che il cittadino modenese non solo era stato recentemente scarcerato dal carcere francese di Toulouse-Seysses ma che a carico dello stesso pendevano addirittura due provvedimenti restrittivi, per un totale di 15 anni di reclusione, frutto di ben 11 sentenze diverse.

Negli schedari di Polizia al nominativo di Halilovic, corrispondono una lunghissima serie di pagine di precedenti penali, tra i quali emergono ricettazione, furti di vario genere ed altri reati minori. Ma sono senza dubbio i furti i reati prediletti dal modenese, furti che ha commesso ovunque: da Roma (all’età di soli 16 anni) ad Arezzo, da Alghero ad Assisi, da Rieti a Gravellona Toce, Verona.Terminate quindi le formalità di rito, Halilovic è stato tratto in arresto ed associato al Carcere di Sanremo.

Arrestata invece in barriera autostradale nelle prime ore di domenica 9, la cittadina serba Jovanovic Jasmina, anche lei classe 1979, all’atto del suo arrivo in Italia a bordo pullman Eurolines proveniente da Toulouse e diretto a Roma. Anche in questo caso, solo uno scrupoloso sviluppo dei controlli ha permesso di scoprire, a carico della stessa, un ripristino di ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, emesso il 3 luglio del 2015 per violazione di sigilli.

Pregiudicata per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e tentato furto in abitazione, la donna è stata successivamente ristretta al Carcere di Genova Pontedecimo.

Denunciato infine per ricettazione, un minore di origine tunisina controllato nei pressi di Ponte San Luigi. Durante la verifica del bagaglio venivano rinvenuti un PC portatile Apple MacBook Air, una macchina fotografica digitale Sony e un modem portatile. Sebbene ne rivendicasse la proprietà, i contenuti del PC consentivano di risalire al suo proprietario, un romano che aveva precedentemente sporto denuncia alla Polizia Ferroviaria di Roma, per furto avvenuto durante un viaggio in treno da Roma verso Ventimiglia.

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