Contrasto alla violenza di genere, in aiuto della Polizia arriva "Scudo"
Ecco i particolari del nuovo sistema, dopo un anno con 24 interventi "Codice Rosso"
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Un nuovo applicativo contro la violenza di genere
Arriva l'applicativo "Scudo" tra le armi della Polizia
Ora gli investigatori hanno a disposizione un nuovo e utile strumento per il contrasto a questi odiosi reati.
Si tratta dell’applicativo “Scudo”, banca dati interforze che consentirà di avere a disposizione tutte le informazioni utili sui precedenti interventi effettuati presso il medesimo indirizzo (presenza di minori o di soggetti con malattie psichiatriche o dipendenti da droghe o alcol, disponibilità di armi, lesioni personali subite in passato dalla vittima) e di calibrare così nel modo migliore l’intervento operativo.
L’applicativo consentirà di ricostruire e collegare i diversi episodi che coinvolgono i presunti autori e le vittime nonché di effettuare il monitoraggio delle attività di pronto intervento a livello nazionale.
Lo strumento prevede l’inserimento dei dati connessi ai singoli interventi effettuati in occasione di episodi di violenza o minaccia, relativi alle persone presenti in qualità di presunto autore, di vittima o testimone, alla relazione vittima-autore, al tipo di violenza e al possesso di eventuali armi. Tutti elementi utili non soltanto per l’analisi del fenomeno, ma strategici per adeguare l’intervento operativo alla migliore tutela della vittima e degli stessi appartenenti alle Forze di polizia
I numeri della squadra mobile
24 interventi per “codice rosso”, 8 provvedimenti restrittivi, 22 denunce per reati di lesioni, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori.
Sono questi i “numeri” della Squadra Mobile di circa un anno di attività sul fronte della repressione della violenza di genere, un fenomeno che viene affrontato con strumenti normativi e campagne informative ma anche attraverso l’analisi e la catalogazione degli episodi delittuosi che rendono più efficaci le strategie di prevenzione e contrasto.