OMICIDIO STRADALE

Contromano provocò incidente con un morto, fissata l'udienza preliminare

A perdere la vita era stato Ghenadie Ghinculov, moldavo; mentre una trentenne ucraina, che viaggiava sul sedile anteriore, è rimasta ferita

Contromano provocò incidente con un morto, fissata l'udienza preliminare
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Il prossimo 13 febbraio è attesa l'udienza preliminare

E’ attesa per il prossimo 13 febbraio, in tribunale a Imperia, l’udienza preliminare nei confronti di Pavlo Bulavjtskji, 28 anni, ucraino, l’uomo che alla guida della Bmw serie X5, la notte del 16 ottobre scorso, si è schiantato contromano con un camioncino sull’A10, tra Sanremo e Imperia, nella galleria San Bartolomeo, tra Sanremo e Arma di taggia, in un tratto a doppio senso di marcia. A perdere la vita era stato Ghenadie Ghinculov, 56 anni, moldavo; mentre una trentenne ucraina, che viaggiava sul sedile anteriore lato passeggero, è rimasta ferita.

Nei suoi confronti il giudice aveva disposto gli arresti domiciliari

con braccialetto elettronico. “E’ colpa mia, vorrei essere morto io al posto del mio amico”, ha affermato nell’udienza di convalida dell’arresto, assistito dall’avvocato Mario Ventimiglia. Bulavjtskji, che ha un'impresa agricola a Cipressa, è accusato di omicidio stradale e lesioni stradali con le aggravanti della fuga dopo incidente e dell’omissione di soccorso e di violazione di violazione di sigilli.

La vettura sulla quale viaggiava, infatti, era sotto sequestro amministrativo

Il ventottenne, tra l’altro, sembra che fosse munito soltanto di patente ucraina e aveva un precedente per guida in stato di ebbrezza. Sul fatto di aver viaggiato per circa cinquecento metri contromano ha detto che si trovava in fase di sorpasso.

In pratica, in quel tratto a doppio senso, lui viaggiava verso Ventimiglia, ma l’impatto è avvenuto in direzione Genova. Bulavjtskji ha anche affermato di essere scappato sotto choc e di essersi rifugiato sotto l’autostrada per alcune fasce. Stando a quanto ricostruito, Ghinculov potrebbe essere morto, perché sprovvisto delle cinture di sicurezza ed essere stato così sbalzato contro il parabrezza.

Fabrizio Tenerelli

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