Rischio chiusura

Convento dei Domenicani: nei prossimi giorni un incontro tra le parti

Il sindaco: "Le preoccupazioni dei cittadini sono anche le nostre. Sosterremo iniziative volte a mantenere il ruolo dell'edificio"

Convento dei Domenicani: nei prossimi giorni un incontro tra le parti

Mentre cresce la preoccupazione dei cittadini taggesi per la paventata chiusura del  Convento dei Domenicani, anche il sindaco di Taggia, Mario Conio (nella foto in copertina), interviene con una nota stampa per rassicurare la popolazione. «Ci stiamo lavorando».

 

Convento dei Domenicani: iter in corso. Incontro in Prefettura

«Nei giorni scorsi – dichiara il sindaco – ho letto con grande attenzione le preoccupazioni che stanno emergendo all’interno della nostra comunità riguardo al futuro del Convento di San Domenico. Queste sono anche le nostre preoccupazioni. Si tratta infatti di sentimenti più che comprensibili, che testimoniano quanto questo luogo di culto sia profondamente radicato nel cuore dei tabiesi e quanto rappresenti una parte essenziale della nostra identità collettiva».

 

«Desidero unirmi a questo affetto – prosegue – ma anche precisare che quanto richiesto da cittadini e associazioni è già oggetto di attenzione e di confronto istituzionale. Nei prossimi giorni si terrà infatti, come previsto già da tempo, una nuova riunione del tavolo di coordinamento in Prefettura, alla quale prenderanno parte tutte le istituzioni coinvolte, tra cui la Diocesi e il Comune»

 

«Nell’ambito delle nostre competenze, sosterremo ogni iniziativa, affiancando la Diocesi, in un percorso volto a mantenere saldo il ruolo centrale del convento dei Domenicani quale faro di religiosità, storia, arte e cultura all’interno della nostra comunità» conclude il primo cittadino.

 

Petizione dei cittadini e mozione in Consiglio

Nei giorni scorsi, un gruppo di cittadini, associazioni del territorio, volontari e Domenicani Laici avevano postato una petizione su Change.org, il popolare portale adibito, per invitare Regione Liguria a sollecitare il Ministero degli Interni per lo “sblocco” dei fondi FEC (Fondo Edifici di Culto),  in teoria già destinati, ma non ancora erogati, per ultimare la messa in sicurezza del convento. Proprio il rischio per l’incolumità è all’origine della decisione della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, ente proprietario dell’immobile, del non assumersi responsabilità fino all’arrivo dei fondi.

Oggi, sulla questione erano intervenuti anche i Consiglieri di opposizione (Progettiamo il Futuro e Progetto Comune) che hanno annunciato una mozione in Consiglio comunale.