Lotta al Coronavirus

Covid, quale gruppo sanguigno ti evita l’infezione

Alcuni gruppi sanguigni sono più portati ad ammalarsi, altri invece per così dire… ci “difendono” dal Covid.

Covid, quale gruppo sanguigno ti evita l’infezione
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Covid, quale gruppo sanguigno ti evita l’infezione. Alcuni gruppi sanguigni sono più portati ad ammalarsi, altri invece per così dire… ci “difendono” dal Covid.

Covid, quale gruppo sanguigno  evita l’infezione

Covid: è il gruppo sanguigno che ti salva. Un’approfondita indagine dell’Università di Torino conferma quanto era già emerso in altre ricerche. Alcuni gruppi sanguigni sono più portati ad ammalarsi, altri invece per così dire… ci “difendono” dal Covid.

Da questo  studio emerge una possibile correlazione tra la presenza di alcuni antigeni (HLA, il sistema genetico che regola il sistema immunitario nell’uomo) e una maggiore predisposizione all’infezione da Covid. Come pure al suo peggioramento nel decorso della malattia. La ricerca è stata appena pubblicata su Transplantation, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo. Lo studio ha acquisito i dati sui pazienti positivi al Covid a marzo 2020 nel registro di sorveglianza epidemiologica del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. Il paniere d’indagine riguarda ben 56.304 persone, quindi una fetta piuttosto ampia.

Dalla ricerca arriva anche un’ulteriore conferma: che i soggetti con Gruppo A presentano un rischio di infezione lievemente maggiore rispetto agli altri. Ma, se uno dei gruppi sanguigni è più fragile di fronte al virus, ce n’è anche uno che lo fronteggia in modo efficace: è il Gruppo Zero. Chi ha sangue di Gruppo Zero (meglio ancora se Rh+) sembra invece maggiormente protetto dal virus. Questo dato era già stato evidenziato dai risultati di altri studi scientifici effettuati su popolazioni diverse. Esisterebbe quindi una relazione fra Covid e gruppo sanguigno. Secondo questa ricerca, infine, nei pazienti trapiantati e immunodepressi e in quelli in attesa di trapianto il rischio di infezione è circa 4 volte superiore rispetto ai soggetti sani

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