Criminalità: ecco chi sono i due arrestati di Camporosso dell'operazione Grande Carro
Si tratta di Fabio Alberici, 68 anni, originario di Sant'Ippolito (Pesaro e Urbino) ed Emanuele Conti, 44 anni, di Corinaldo (Ancona)
Due arrestati anche a Camporosso nell'indagine antimafia
Sono Fabio Alberici, 68 anni, originario di Sant'Ippolito (Pesaro e Urbino) ed Emanuele Conti, 44 anni, di Corinaldo (Ancona) i due arrestati a Camporosso nell’ambito dell’operazione “Grande Carro”, condotta dai carabinieri del Ros e del Comando tutela ambientale, che su disposizione della Dda di Bari hanno eseguito 48 misure cautelari (41 in carcere e 7 ai domiciliari) per aver favorito le attività di un’organizzazione mafiosa.
Ecco le contestazioni ad Alberici da parte della magistratura
Alberici, in particolare, secondo gli inquirenti avrebbe favorito l’operatività dell’associazione attraverso il controllo di diverse attività economiche tra le quali, dal 12 marzo 2015 (data di nomina ad amministratore di tale ditta) la società romena “Ald Global Trans Service srl", situata a Timisoara (Romania), strumentale al rientro in Italia dei capitali precedentemente investiti in Romania per il fittizio acquisto di macchinari agricoli per l’erogazione di finanziamenti comunitari in materia agroalimentare.
Le contestazioni a Conti
Secondo gli inquirenti Conti era consapevole delle finte operazioni commerciali del sodalizio criminale. Il 23 dicembre 2013, con Alberici, a bordo di un'auto in prestito, si sarebbe recato a Foggia per partecipare a un incontro con i cugini Aldo e Francesco Delle Carri, con i quali valutavano l’acquisto di un attività commerciale nella provincia di Rimini con l’unica finalità - secondo la magistratura - di ottenere illeciti guadagni, probabilmente creando una situazione fallimentare.
Le accuse nei confronti dei destinatari delle quarantotto ordinanze a vario titolo, sono associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione illegale di armi ed esplosivi, truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche anche dell’Unione Europea.
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