Imperia, crisi politica. PD pronto a uscire da maggioranza

Imperia - "Ci stiamo confrontando a livello interno sull'opportunità di portare a compimento quelle tre o quattro pratiche importanti, che ormai sono alla fine del percorso oppure se effettuare un ragionamento strettamente politico e di interesse del partito, defilandoci da questa maggioranza, prima di restare isolati, visto che i nostri alleati potrebbero andare per conto loro con il centrodestra".

Così il segretario cittadino del Pd, di Imperia, Antonio De Bonis, interviene nella crisi di maggioranza che si è venuta a creare in questi giorni, all'interno dell'amministrazione comunale retta dal sindaco indipendente Carlo Capacci, quest'ultimo appoggiato dal Pd e dai socialisti di centrosinistra de da una serie di raggruppamenti civici, all'interno dei quali ci sono anime di centrodestra. Un'amministrazione, cosiddetta di "larghe intese", che scricchiola a meno di un anno dalla scadenza del mandato, nel 2018, con Capacci che conferma la volontà di candidarsi, ma col Pd che potrebbe staccarsi dalla maggioranza, se venissero confermate le voci di un ammiccamento a destra degli alleati.

"Da un confronto con i nostri alleati - ancora De Bonis, a parte i socialisti che hanno detto sì a rinnovare il progetto di alleanza alla prossima legislatura, gli altri hanno fatto sapere che vedono una prospettiva civica più vicina al centrodestra. Insomma, ci hanno fatto capire che si stanno imbarcando da un'altra parte". E ancora: "il problema non è del Pd che ha tenuto in piedi l'amministrazione in quest'ultimo anno, ma le divisioni tra i nostri alleati".

Conclude De Bonis: "Siamo partiti in questa amministrazione con la stampa locale che ci accusava come Pd di non contare nulla, di essere delle controfigure e siamo arrivati agli ultimi mesi di mandato, con gli alleati che dicono che il sindaco è succube del Pd. E' davvero una barzelletta".

Fabrizio Tenerelli