CROUPIER LICENZIATO CHIEDE DI ESSERE REINTEGRATO AL CASINO'

CROUPIER LICENZIATO CHIEDE DI ESSERE REINTEGRATO AL CASINO'
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Sanremo - Si è discussa ieri in tribunale a Imperia davanti al Giudice del Lavoro Di Martino la causa di reintegro di Giuseppe Caruso, ex croupier del Casinò sospeso a seguito del blitz nella casa da gioco che aveva portato all'arresto di sei tra croupier e controllori comunali. 

Caruso che era stato condannato nell'aprile del 2013  a 3 anni e 2 mesi si era visto annullare la sentenza dalla Corte di Appello di Genova per un vizio di forma. Dopo la condanna di primo grado però il Casinò lo aveva licenziato. 

Forte della sentenza di appello ma non solo  il croupier tramite il suo avvocato Davide Oddo ha portato avanti una causa di lavoro per chiedere appunto il reintegro che comperterebbe un suo reinserimento nell'organico della casa da gioco.

"Abbiamo fatto ricorso e ora attendiamo la sentenza - ha dichiarato il suo avvocato - ci siamo appellatti perchè il contratto collettivo dei giochi prevede che qualora ci sia un procedimento in corso il lavoratore venga messa in sospensione dopodichè alla fine del processo può essere licenziato. Il casinò invece subito dopo i fatti lo aveva sospeso, poi aveva deciso per il licenziamento. E noi abbiamo fatto ricorso perchè lo riteniamo contrario al contratto collettivo. Noi confidiamo che prima della chiusura estiva delle attività del Tribunale si vada a sentenza"

"Tra l'altro - continua l'avvocato Davide Oddo - alcuni dei restanti cinque indagati hanno ottenuto già il provvedimento di sospensione che noi chiediamo, mentre altri sono andati in pensione"

Per il processo (che ricordiamo dovrà ripartire da zero ) invece occorrerà attendere ottobre. 

Per la cronaca nel 2012 furono arrestati il croupier Luigi D'Armi, i capi tavolo Andrea Baracchini e Stefano Covattia, il controllore comunale Giuseppe Ricca e agli arresti domiciliari Emiliano Cappello e appunto Giuseppe Caruso. 

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