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Cuochi Itineranti scrivono alla Regione per salvare lo "Streetfood Festival"

Nel documento le proposte per ripartire in sicurezza

Cuochi Itineranti scrivono alla Regione per salvare lo "Streetfood Festival"
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Le prime prescrizioni per l’emergenza Covid19 hanno coinciso con l’inizio della stagione degli eventi delle feste in piazza. L’Associazione Italiana Cuochi Itineranti, così come altre decine di organizzatori, ha dovuto, inizialmente sospendere gli eventi del proprio calendario “Streetfood Festival” in programma nel mese di Marzo e, successivamente, con l’aggravarsi dell’emergenza annullare quelli in programma nei mesi di Aprile e Maggio. L’emergenza ha così messo “in ginocchio” in tutta Italia un settore dell’economia che vanta circa 25 mila aziende.

Cuochi Itineranti scrivono alla Regione per salvare lo "Streetfood Festival"

“In questi due mesi di emergenza non si è sentito parlare, da parte di nessun esponente politico, del mondo degli eventi e, soprattutto, ho percepito nessuna
preoccupazione – racconta Massimo Perrone, presidente dell’Associazione Italiana Cuochi Itineranti – per tutte quelle persone che dal punto di vista lavorativo gravitano intorno al nostro mondo. Questo è un mondo che in ogni evento coinvolge, sotto il punto di vista lavorativo, moltissime persone. Gli organizzatori e gli operatori non hanno un’associazione di categoria che li possa rappresentare e gli organizzatori non sono in grado, salvo rare
eccezioni, di collaborare perché abituati a cercare di “rubarsi” le piazze per gli eventi. Per cui abbiamo deciso di muoverci direttamente nei confronti delle istituzioni per proporre delle idee relative ad un mondo che conosciamo bene visto che è dal 2015 che portiamo in giro nelle piazze il nostro “Streetfood Festival”.

L’Associazione Italiana Cuochi Itineranti ha redatto un documento in cui è stato fatto un quadro generale sull’organizzazione di una festa di piazza a cui sono seguite alcune linee che si potrebbero seguire per ricominciare ad organizzare gli eventi. Il documento è stato inviato agli uffici di presidenza di alcune regioni del nord Italia. “Abbiamo voluto proporre delle idee per poter ripartire – prosegue Massimo Perrone – Ma, prima, abbiamo voluto spiegare che cosa vuol dire organizzare un evento sia dal punto di vista pratico che economico perché riteniamo che chi deve prendere delle decisioni debba conoscere la materia su cui è chiamato ad esprimersi. Ci siamo rivolti direttamente alle Giunte Regionali perché sono le istituzioni che ci possono veramente aiutare a ripartire. Gli eventi enogastronomici, che siano fiere, mercatini di prodotti tipici, sagre o feste di piazza con cibo da strada, sono una vetrina dei prodotti del territorio, sono un supporto importante al turismo e sono, soprattutto, importanti per l’economia del territorio per l’indotto che viene coinvolto in ogni evento” Il documento redatto dell’Associazione Italiana Cuochi Itineranti contiene idee in merito ad aiuti economici specifici per l’organizzazione degli eventi ma anche idee in merito ai protocolli da seguire per gli allestimenti, per le location degli eventi e per le norme di safety&security. “Riteniamo che il piacere del cibo da strada non possa essere sostituito ne dal delivery ne tanto meno dal take away. Il pubblico dei nostri eventi ha sempre apprezzato
ed elogiato, oltre il piacere della convivialità, il gusto ed il sapore dei piatti proposti perché aveva la possibilità di mangiarli subito – conclude Massimo Perrone – Pertanto abbiamo proposto delle idee affinché si possa al più presto ricominciare ad organizzare gli eventi di streetfood mantenendo intatte le caratteristiche che li definiscono tali. Sicuramente all’inizio non si dovranno organizzare eventi “stratosferici” ma secondo noi con le dovute attenzioni
alle regole e, soprattutto, con qualche aiutino economico da parte delle itituzioni gli operatori potranno ritornare in piazza a lavorare e potranno così ricominciare a guadagnare, magari poco ma perlomeno non dovranno cercare di sopravvivere. Stiamo lavorando in silenzio, senza grossi proclami, perché ciò che ci preme maggiormente è ricominciare il prima possibile!”

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