Vertice in regione

Dal 28 giugno riapre il ponte della ciclabile

A salvare struttura e stagione estiva il nodo del collettore fognario. Tutto rimandato a settembre

Dal 28 giugno riapre il ponte della ciclabile
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Il ponte sull'Argentina, tra Arma e Riva, riaprirà il 28 giugno. Questo è quanto stabilito nell'incontro odierno tra l'assessore Giacomo Giampedrone e i sindaci Mario Conio e Giorgio Giuffra.

 

Dal 28 giugno riapre il ponte della ciclabile

«Da sabato 28 giugno riaprirà il ponte ciclabile tra Taggia e Riva Ligure. Istituiremo parallelamente già dalla prossima settimana un tavolo di confronto con i tecnici della struttura commissariale regionale, i due Comuni e Amaie Energia e Servizi per individuare le migliori soluzioni possibili da adottare per garantire la continuità del percorso della ciclovia su un tracciato alternativo, in vista della ripresa dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte, dal 1° settembre». Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Raul Giampedrone sintetizza l’esito della riunione convocata questa mattina con i sindaci di Taggia Mario Conio e Riva Ligure Marco Giuffra insieme ai rappresentanti di Amaie Energia e la partecipazione anche degli assessori all’Urbanistica Marco Scajola e al Turismo Luca Lombardi per fare il punto della situazione dopo la chiusura del ponte ciclabile, il 5 giugno scorso, per l’avvio del cantiere per la sua demolizione e ricostruzione a campata unica, senza pile in alveo, nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza idraulica del torrente Argentina per circa 17 milioni di euro complessivi. Presenti anche le consigliere regionali Chiara Cerri e Veronica Russo.

 

«È stata una riunione proficua e positiva – prosegue Giampedrone – per individuare le migliori soluzioni per accompagnare un cantiere fondamentale per la sicurezza di quel territorio. Siamo giunti ad una decisione pienamente condivisa, nata dal confronto costante con il territorio che, a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non è mai venuto meno. L’elemento determinante è stata la necessità, emersa in queste settimane durante le fasi preliminari dei lavori, di procedere, prima della demolizione, alla rimozione e riallaccio di un collettore fognario, con il rischio di possibili sversamenti e quindi di conseguenze negative sulla balneabilità: per quanto remoto, riteniamo che questo rischio non sia sostenibile in piena stagione estiva. Per questo, a fronte della disponibilità della ditta appaltatrice di sospendere il cantiere fino a settembre, abbiamo cercato una soluzione rispetto all’obbligo del rispetto dei tempi imposti dal Pnrr per realizzare un intervento di cui Regione Liguria è il soggetto attuatore: la strada sarà quella di integrare il finanziamento del Pnrr, che vogliamo mantenere almeno in parte per la parte strutturale dei lavori, con fondi regionali per portare a compimento la messa in sicurezza e realizzare il percorso ciclabile alternativo. Parallelamente – prosegue - già nei prossimi giorni sarà convocato il tavolo tecnico con i rappresentanti del territorio con riunioni settimanali per individuare la migliore soluzione tecnica, provvisoria o permanente, da attuare per garantire la continuità del percorso ciclabile”. “Non possiamo dimenticare – sottolinea Giampedrone - che questo intervento di messa in sicurezza, fondamentale per il territorio tra Taggia e Riva Ligure, nasce da una richiesta dei Comuni tra il 2018 e il 2019 che Regione ha accolto, stanziando le risorse necessarie, legando poi l’opera ai fondi Pnrr per oltre 5 milioni di euro».

«Parliamo di un cantiere fondamentale che parte da lontano, l'opera va realizzata al meglio e con celerità. La messa in sicurezza del territorio è e deve essere un obiettivo primario - spiega l'assessore regionale Marco Scajola -. Siamo la regione che ha investito più risorse sulle ciclabili negli ultimi dieci anni, vogliamo tutelarle e valorizzarle sempre di più, ma questo non può prescindere dalla sicurezza. Con la riunione di oggi abbiamo trovato un'unità d'intenti importante per salvaguardare sia la stagione estiva sia il lavoro stesso. Alla riapertura della pista verrà affiancato un tavolo tecnico per trovare un'ipotesi alternativa e superare anche il problema fognario emerso. Per quanto riguarda il mio assessorato ho espresso la possibilità di stanziare eventuali risorse qualora dovessero rendersi utili per la buona riuscita di questo piano condiviso, ribadisco, con gli amministratori e con Amaie».

«La sicurezza del territorio è la priorità e questo aspetto va sottolineato - aggiunge l'assessore regionale Lombardi -. In secondo luogo, è giusto ricordare che la ciclabile non è mai stata chiusa. La soluzione proposta dal collega Giampedrone è quella che mette d'accordo tutti i soggetti presenti oggi. È altresì importante che tutti gli attori coinvolti collaborino nel fornire informazioni corrette e puntuali onde evitare allarmismi e tutelare l’immagine della nostra offerta turistica. Come assessorato al Turismo, qualora fosse necessario, siamo pronti a mettere a disposizione una parte dei fondi ministeriali del Turismo Funt per contribuire alla realizzazione dell’intervento e ad una nuova cartellonistica informativa turistica».

«Un incontro proficuo e concreto – commenta il sindaco Conio –. Si parla, purtroppo, spesso di prevenzione solo dopo avvenimenti gravi. Poi ci si dimentica tutto e interventi fondamentali vengono additati come sprechi o peggio. Va detto chiaramente: il ponte va purtroppo demolito e a dirlo sono gli studi effettuati che sottolineano come sia l’unico modo, insieme al rifacimento degli argini, per mettere in sicurezza l’area fociva dell’Argentina. I ritardi del primo lotto hanno reso impossibile la realizzazione della passerella o di una viabilità alternativa per la ciclabile. Ne prendiamo atto. Oggi, però, possiamo fare una cosa: evitare danni peggiori soprattutto all’ambiente. Tramite Pec prima, e oggi durante la riunione, ho chiesto a Rivieracqua e Regione che non vi fosse il minimo rischio di sversamento in mare, con conseguente compromissione della balneabilità, in considerazione del collettore che corre lungo il ponte. Ringrazio Regione per aver accolto la nostra richiesta ritardando i lavori per la demolizione e mettendosi a disposizione per coprire con risorse proprie quei lavori che, a causa del ritardo, non rientreranno più nei fondi del PNRR. Si tratta di un sacrificio importante, ma che ci permetterà di trascorrere l’estate in serenità senza rischi per la qualità delle acque e con la pista fruibile nella sua totalità. Ora, l’impegno è quello di trovare un percorso alternativo per la ciclabile che sarà possibile con la conclusione dei lavori sugli argini».

Il sindaco di Riva Ligure Giuffra afferma: «Vogliamo continuare a porci il problema della prevenzione come educazione al rischio ambientale: ai messaggini che avvisano dell’allerta preferiamo la concretezza dei numeri, dei fatti, delle decisioni assunte. Vogliamo, soprattutto, continuare ad ascoltare chi ha studiato, chi ne sa più di noi, chi propone delle soluzioni frutto di modelli ed analisi accurate e scrupolose, anche quando le stesse sono scomode da accettare. Più semplicemente, ci fidiamo dei tecnici che hanno predisposto la progettazione, consapevoli che la nostra fonte di informazione non possa essere la signora Concetta, 56 anni, moderatrice di gruppi Telegram. Il fatto che si possa riaprire la pista senza rinunciare ad un’opera fondamentale è una risposta efficace, soprattutto per il silenzioso lavoro fatto in queste settimane che ci mette anche al riparo da eventuali disagi legati a potenziali divieti di balneazione».

Sergio Tommasini, Presidente Amaie Energia e servizi dichiara: «Ringrazio Regione e i sindaci del territorio. Lavoreremo con grande senso di responsabilità per una soluzione tecnica in continuità per la nostra pista ciclopedonale»

Commenti
Vasco

Xké abbattere un ponte già esistente???non capisco.... sarà solo una ciclabile....non auto non mezzi pesanti....ma!!! ...

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