Decreti Cdm sui furbetti; Sanremo, Faraldi: "Perplessità sui tempi, Comune inoltre non è giudice"

Decreti Cdm sui furbetti; Sanremo, Faraldi: "Perplessità sui tempi, Comune inoltre non è giudice"
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Sanremo - "Sui furbetti abbiamo applicato il Decreto Brunetta e con grande fatica l'amministrazione si è fatta carico delle varie posizioni nei termini stabiliti. l'unica mia perplessità è sui tempi: quarantotto ore per decidere se sospendere un dipendente vanno bene se parliamo di due o tre posizioni, ma di fronte ad oltre centoquaranta inquisiti, come nel caso di Sanremo, la vedo un po' difficile. Non dimentichiamo che dall'altra parte ci sono persone che ha precisi diritti e garanzie e che il Comune non è un giudice".

Così il vicesindaco di Sanremo, Leandro Faraldi, ha commentato l'odierna notizia dell'ok dato dal Cdm ai decreti bis su partecipate e furbetti.

Per quanto riguarda i furbetti del cartellino, infatti, Sanremo, è stato Comune pilota in Italia con l'inchiesta "Stachanov", che nell'autunno 2015 mise nei guai circa duecento dipendenti per l'infedele timbrature del cartellino, con una trentina di licenziati, a cui fecero seguito sospensioni da sei mesi a pochi giorni.

Sulle partecipate Faraldi aggiunge: "Mi sembra logico che sia l'Assemblea dei Soci a decidere sull'eventuale riduzione del cda e che siano, dunque, gli stessi proprietari ad essere responsabilizzati sulla forma di gestione delle partecipate, che nel nostro Comune non hanno una grossa incidenza economica".

Fabrizio Tenerelli


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