Ho scritto una Pec al Sindaco dove mi riservo di fare azioni legali che vi allego e vi consento di pubblicare:
Oggetto: segnalazione formale di disservizio e riserva di azioni legali
All’attenzione del Signor Sindaco del Comune di Diano Marina
Egregio Dott. Cristiano Za Garibaldi,
il sottoscritto Marco Aimo, unitamente alla propria compagna, domiciliato temporaneamente presso codesto Comune per motivi di soggiorno turistico, espone quanto segue. In data anteriore al 17 agosto 2025, lo scrivente ha provveduto a prenotare, presso lo stabilimento balneare "Bagni Delfino" – di diretta gestione comunale – un servizio di balneazione comprendente n. 2 lettini e n. 1 ombrellone, per un periodo di tre settimane, al corrispettivo giornaliero di euro 46,50.
In data 17 agosto si apprendeva, informalmente, di uno sversamento fognario in mare, in prossimità della fascia costiera su cui insiste lo stabilimento predetto. Tale circostanza – già sospettata dagli effluvi nauseabondi percepiti nei giorni precedenti lungo il litorale – è stata ufficializzata solo in data 21 agosto, con emissione dell’Ordinanza Sindacale n. 84, il cui contenuto, recante divieto di balneazione, è stato reso noto al pubblico mediante affissione in loco il giorno successivo, 22 agosto.
Il tratto di litorale interessato, ovvero dalla foce del Rio Varcavello fino al Molo delle Tartarughe, comprende integralmente l’estensione dei Bagni Delfino, nonché porzione di spiaggia libera adiacente. È dato sapere che simili fenomeni si verificherebbero con cadenza annuale nel periodo estivo, circostanza che, ove confermata, farebbe presumere l’inadeguatezza o il difettoso funzionamento degli impianti fognari, fatto quest’ultimo che rientra verosimilmente tra le competenze dirette della Pubblica Amministrazione.
Nonostante la conoscenza della criticità ambientale in atto, non risultano essere stati adottati, nei giorni precedenti all’ordinanza, provvedimenti idonei alla tutela della salute pubblica, lasciando così ignari cittadini e turisti ad immergersi in acque verosimilmente contaminate da reflui, con possibili conseguenze sanitarie, di cui si segnala sintomatologia gastrointestinale manifestatasi a carico dello scrivente e della propria compagna.
Tale condotta appare di estrema gravità e suscita il legittimo sospetto che l’omessa tempestiva informazione sia stata determinata da considerazioni economiche e di opportunità politica, legate alla concomitanza con il periodo di massima affluenza turistica (Ferragosto), a discapito del dovere di trasparenza e tutela dei fruitori dei servizi pubblici locali.
In considerazione di quanto sopra esposto, il sottoscritto si riserva formalmente di adire le competenti autorità, sia amministrative che giudiziarie, al fine di valutare le responsabilità eventualmente ravvisabili e richiedere il risarcimento dei danni subiti, materiali e morali.
Si invita, altresì, l’Amministrazione comunale a voler fornire formali chiarimenti in merito alla vicenda, nonché ad attivarsi affinché simili eventi non abbiano a ripetersi.
Distinti saluti.
Marco Aimo