il caso

Doccia fredda per una quindicina di lavoratori della Casa di riposo Morelli. Posti a rischio

Individuati gli esuberi della struttura appena privatizzata e che perde attualmente 50-60mila euro al mese. Anche perché meno della metà dei posti è occupata

Doccia fredda per una quindicina di lavoratori della Casa di riposo Morelli. Posti a rischio
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Una prima comunicazione ai sindacati è stata fatta ieri e non sono belle notizie: ci sono tra i 15 e i 16 esuberi tra i circa 90 dipendenti della Casa di riposo Ardoino Morelli di Diano Marina, recentemente passata sotto il controllo di una società privata (La Villa) di Firenze, che detiene la maggioranza delle quote della società creata ad hoc con la Fondazione.

Esuberi nella sezione autosufficienti

Gli esuberi riguardano soprattutto la sezione degli autosufficienti. Un dettaglio di come la nuova proprietà intende procedere verrà illustrato il prossimo 20 dicembre, quando i vertici del gruppo fiorentino incontreranno i lavoratori. L'intenzione della nuova proprietà è inoltre quella di chiudere la parte della struttura dedicata al pensionato, quella cioè alberghiera. Attualmente, su una capienza di 214 posti disponibili solo meno della metà (94) sono occupati

La casa di riposo perde in media 50-60mila euro al mese

Una scelta obbligata per la proprietà, alla luce delle gravi perdite che da anni la Casa di riposo dianese registra, nell'ordine di 50-60mila euro al mese. Dal canto loro i sindacati, rappresentati da Riccardo Ronca della Uil, Alessandro Petrini della Cgil e Nico Zanchi della Cisl cercheremmo di ottenere per questi 15-16 lavoratori degli ammortizzatori sociali per evitare quantomeno nell'immediato, un doloroso licenziamento.

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