INDAGANO I CARABINIERI

Dodici "vittime" in poche ore a Vallecrosia e dintorni per la truffa del finto incidente

Dodici truffe, tentate o andate a segno, sono state commesse tra Vallecrosia e Bordighera, con lo stesso modus operandi

Dodici "vittime" in poche ore a Vallecrosia e dintorni per la truffa del finto incidente
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Dodici vittime per  truffa, tentata o andata a segno, sono state registrate  tra Vallecrosia e Bordighera, con lo stesso modus operandi. Le vittime sono sempre le stesse: pensionati che vengono spaventati dai malviventi con telefonate nelle quali si fa presente, ad esempio, che un figlio, è rimasto coinvolto in un incidente, ha torto e per toglierlo dai guai bisogna pagare.

 

Dodici vittime per la  truffa dell'incidente

Suo figlio ha avuto un incidente: ha investito una mamma e il suo bambino a Bordighera, mentre guidava parlando al telefono. E’ una cosa gravissima”: questo è l’incipit di una telefonata, come racconta la nipote di una donna di 72 anni, che ha subito un tentativo di raggiro. L’anziana ha ricevuto una telefonata ricevuto sul telefono fisso di casa, nella tarda mattinata, mentre si trovava da sola nel proprio appartamento di Vallecrosia.

L’interlocutore si presenta come un avvocato amico del figlio del quale conosce il nome. “Il tentativo di truffa è stato molto articolato - afferma la nipote -. Mia zia è una donna lucida e più volte ha ribattuto ai truffatori, ma alla fine non sapeva più a chi credere e a chi no”. Dopo la telefonata del legale, per essere ancora più convincenti, arriva quella del finto maresciallo dei carabinieri, che rincara la dose sulla gravità dei fatti appena commessi.

Ovviamente si presentano tutti con nomi di fantasia. E quando l’anziana risponde che non poteva trattarsi del figlio, perché lavora a Ventimiglia, le rispondono che stava effettuando una commissione per lavoro. Insomma, hanno anche la battuta pronta. A quel punto è il finto avvocato a telefonare ancora all’anziana: “La donna investita sarebbe disposta a ritirare la denuncia, per sistemare le cose. Quanti soldi ha in casa, signora?”.

 

La telefonata ai Carabinieri

La settantaduenne chiede, allora, di parlare col figlio per sapere come sta e l’interlocutore, oltre a ribadirle che non è possibile, perché ha il labbro suturato, la minaccia dicendo che rischia fino a sei anni di carcere. E’ allora che l’anziana, assai spaventata, decide di contattare i carabinieri, scoprendo che non c’era stato nessun incidente.

Fabrizio Tenerelli

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