Domani il 75° anniversario dell'eccidio di Torrepaponi

La cerimonia si svolgerà in onore delle 28 vittime civili e religiose che persero la vita tra il 14 e il 16 dicembre 1944 tra cui tre bambini, due parroci e una suora

Domani il 75° anniversario dell'eccidio di Torrepaponi
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La comunità di Torrepaponi ricorda il terribile eccidio del 15 dicembre 1944. La cerimonia si svolgerà domenica mattina alle ore 10 con la SantaMessa solenne cantata dalla Scola Cantorum della Confraternita di San Pietro di Imperia. A seguire verrà deposta una corona presso la Stele monumento che verrà benedetta dal parroco. Seguiranno l'Inno Nazionale e il Silenzio suonati dalla banda musicale S.Cecilia.

La cerimonia si svolgerà in onore delle 28 vittime civili e religiose che persero la vita tra il 14 e il 16 dicembre 1944 tra cui tre bambini, due parroci e una suora.

Informati che nella zona di Torre Paponi si trovavano consistenti gruppi di partigiani della IV Brigata, i nazisti
tentano di distruggerli; rastrellano i dintorni del paese cui oppongono rapide azioni , i partigiani li obbligano
a ritirarsi sopra San Lorenzo al Mare. Il giorno 14 dicembre 1944 una pattuglia tedesca entrò nella frazione
di Torre Paponi nel comune di Pietrabruna e aprì immediatamente il fuoco sui civili uccidendo 2 uomini , ferì
gravemente 2 donne, madre e figlia (la giovane morirà due giorni dopo all'ospedale di Imperia) e infine uscì
dal paese con 5 civili arrestati. Il 16, due giorni dopo, i nazifascisti riattaccano da varie parti con circa un
migliaio di uomini, armati, e da Lingueglietta (fraz. del comune di Cipressa) si portano a Torre Paponi
stringendo il paese in un cerchio di fuoco, dopo averlo bombardato con artiglerie e mortai, entrano
nell'abitato uccidono una ventina di civili compiendo così una strage. I sacerdoti Don Pietro De Carli
(Parroco di Torre Paponi) e Don Vittorio De Andreis, condotti in un fienile , sono uccisi, cosparsi di benzina e
bruciati. Terminata la strage il nemico incendia il paese. Terminata la strage il nemico incendia il paese. E'
uno scenario apocalittico di desolazione e di morte, i danni sono incalcolabili, si respira l'aria di una
devastazione immane, le case ardono ed i morti ostruiscono le strade.

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