Clamoroso a Ventimiglia

Droga nelle scarpe in vendita, negoziante ingoia una dose per eludere il sequestro

Dosi in varie scatole di calzature: la polizia ha scovato altra droga nell'abitazione dell'uomo e un bilancino di precisione

Droga nelle scarpe in vendita, negoziante ingoia una dose per eludere il sequestro
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  La Polizia di Stato di Ventimiglia ha arrestato nella flagranza del reato di detenzione di droga a fini di spaccio il titolare di un negozio di calzature del centro cittadino di Ventimiglia.

 

Negoziante nasconde la droga nelle scarpe

 Gli Agenti della squadra investigativa hanno perquisito il negozio, l’abitazione e i veicoli in uso all’indagato.

  Il commerciante ha tentato fino all’ultimo di farla franca. Mentre gli operatori cercavano lo stupefacente aprendo e controllando, una per una, le centinaia di scatole di scarpe presenti nel negozio ha cercato di ingoiare una dose di cocaina per evitarne il sequestro.

L’improvvisa e guardinga manovra non è sfuggita all’attenzione degli agenti che lo hanno fermato appena in tempo.La cocaina era nascosta all’interno delle scatole contenenti le calzature poste in vendita.

 

Dosi in tutto il negozio

Due involucri contenenti ciascuno una singola dose di cocaina sono stati trovati nel retrobottega, in due diverse scatole di calzature.

Cinque grammi di cocaina sono stati scoperti in una scatola di scarpe esposta al pubblico per la vendita, nel negozio.

Un’altra dose di cocaina era invece occultata in altra scatola di scarpe posta su un ripiano, sotto il registratore di cassa.

 

"Fumo" nella credenza

Nell’abitazione i poliziotti hanno sequestrato una bilancia di precisione e circa 12 grammi di hashish  recuperati nella credenza della cucina.

L’arrestato, un 52enne  residente a Ventimiglia, senza precedenti di Polizia,  ha subito anche il sequestro di materiale già pronto all’uso per il confezionamento delle dosi e del suo telefono smartphone.

In totale sono circa 19 i grammi di sostanza stupefacente sottoposta a sequestro poi convalidato dai Magistrati.

Lo stupefacente è risultato positivo per il principio attivo con il narco test eseguito dalla polizia scientifica.

 

Giudice dispone l'obbligo di firma

Gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza della città di frontiera hanno circostanziato un contesto generale chiaramente riconducibile ad un’attività di commercializzazione della sostanza stupefacente che ha giustificato l’arresto nella  flagranza di reato.

Dopo la convalida il Giudice ha disposto l’obbligo di firma  due volte la settimana negli uffici della Polizia di Stato in attesa del processo che è stato  rinviato a luglio.

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