VENTIMIGLIA

E' rischio crisi idrica internazionale a Ventimiglia, falde danneggiate dal fango

A Ventimiglia è partita una corsa contro il tempo per ripristinare la permeabilità delle falde acquifere ed evitare così una crisi idrica internazionale

E' rischio crisi idrica internazionale a Ventimiglia, falde danneggiate dal fango
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La  piena del Roja causata dall'alluvione ha bloccato con il fango il regolare deflusso delle acque, spostandone il corso e compr0mettendone la captazione

Corsa contro il tempo a Ventimiglia per ripristinare le falde

A Ventimiglia è partita una corsa contro il tempo per ripristinare la permeabilità delle falde acquifere ed evitare così una crisi idrica internazionale, a causa dei danni provocati dall'alluvione del 2-3 ottobre scorso, che impediscono il regolare prelievo di acqua nei due pozzi italo-francesi che servono: da una parte l'Aiga, la società che gestisce il pubblico acquedotto nella città di confine; dall'altra la Cars, che si occupa del versante da Mentone a Nizza. "I pozzi si trovano a una profondità di venticinque metri - spiega il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino -. Purtroppo la piena del fiume Roya ha trasportato così tanto fango da spostare il corso delle acque, impedendo la regolare captazione".

Parla il direttore tecnico di Amaie Luciano Cosco

Ma non è tutto. "Ci sono tra gli ottanta e i novanta centimetri di fango che si sono fusi nella ghiaia redendo il fiume impermeabile", spiega il direttore tecnico di Aiga, Luciano Cosco. In pratica, l'acqua, anziché filtrare in profondità e alimentare i pozzi, tende a proseguire dritta verso la foce.

"E' come se ci fosse un materasso che copre l'alveo. Tra l'altro è un fiume molto povero di acqua e non capiamo il motivo. Abbiamo un Roya che è diventato un ruscello e questo ci preoccupa. Siamo passati dai circa mille litri di acqua al secondo a cinquecento". Per ripristinare la regolare captazione delle acque è stato anche necessario deviare di una sessantina di metri il corso del fiume. "Non possiamo ancora considerarci fuori pericolo, ma siamo sulla buona strada - conclude Cosco -. Stiamo lavorando in equipe con Rivieracqua, Amaie di Sanremo e la Cars francese e un pool di geologi".

Alluvione Ventimiglia fiume Roya danni falde acquifere
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