Cultura

Ecuba di Euripide inaugura la stagione del Teatro Cavour

La "tragedia di tutte le guerre" in scena nel capoluogo. Ecco i protagonisti dello spettacolo

Ecuba di Euripide inaugura la stagione del Teatro Cavour

Ecuba di Euripide” sarà lo spettacolo che battezzerà la nuova stagione  del Teatro Cavour di Imperia.

 

Ecuba di Euripide inaugura la stagione del Teatro Cavour

La nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure e Teatro Cavour, con la regia di Sergio Maifredi e la nuova traduzione di Giorgio Ieranò, debutta venerdì 10 ottobre 2025 alle ore 21 e va in scena sabato 11 ottobre alle ore 21 e domenica 12 ottobre alle ore 16.30.

 

È uno spettacolo con un’ampia distribuzione che offre al pubblico un’esperienza corale potente, con diciotto artisti sul palco e la musica dal vivo. Arianna Scommegna interpreta una grande madre, Ecuba, in uno spettacolo che ha preso le mosse a Imperia un anno fa ed è reduce da un lungo lavoro sul coro, numeroso come alle origini del teatro greco. Tutti gli altri personaggi della storia sono interpretati da Mino Manni, Gianluigi Fogacci, Mariella Speranza, con la partecipazione di Mario Incudine nel ruolo del corifeo. I costumi sono firmati da Paola Ratto, le musiche originali sono di Mario Incudine che le esegue dal vivo insieme ad Antonio Vasta, il disegno luci di Paolo Benvenuto, la partecipazione del coro ConClaudia, diretto da Margherita Davico.

 

Biglietti di primo settore 25 euro intero, 20 euro ridotto; secondo settore 20 euro intero, 18 euro ridotto; galleria 18 euro intero, 15 euro ridotto. On line su www.mailticket.it o alla biglietteria del teatro in via Felice Cascione 35, aperta dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12, il mercoledì anche alle 17.30 alle 20, telefono 0183 1940197, mail biglietteria@teatrocavour.it. Inoltre il bar e la biglietteria sono aperti un’ora prima degli spettacoli.

 

Ecuba di Euripide” è la tragedia di tutte le guerre. Un popolo di sconfitti viene trascinato via dalla propria terra in fiamme. Anche i vincitori appaiono devastati dagli anni di guerra. In questo mondo in fiamme appare Odisseo come grande mediatore, come maschera tragica capace di cercare una via nuova, non più la forza bruta ma la forza della parola. Una parola non meno affilata e crudele della spada.