ERRORE GIUDIZIARIO?

Era accusato di essere falso invalido, Cassazione conferma assoluzione 47enne

E' il 2012, quando in seguito alla segnalazione di tre persone che lo avrebbero visto camminare, Oscar viene denunciato e la finanza apre un'inchiesta

Era accusato di essere falso invalido, Cassazione conferma assoluzione 47enne
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Cassazione conferma assoluzione 47enne di Bordighera

Un disabile di 47 anni, Oscar Capossela, di Bordighera, condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi di reclusione, con l'accusa di aver truffato l'Inail e quindi di essere un falso invalido, è stato assolto in secondo grado, sentenza ora confermata anche in Cassazione.

L'uomo divenne paraplegico agli arti inferiori

in seguito a un incidente stradale, quando venne investito da un'auto pirata. In seguito venne così riconosciuto vittima di un infortunio sul lavoro. E' il 2012, quando in seguito alla segnalazione di tre persone che lo avrebbero visto camminare, Oscar viene denunciato e la guardia di finanza apre un'inchiesta.

A quel punto non solo verrà messa in dubbio la dinamica dell'accaduto, col sospetto che l'uomo si sia infortunato per una caduta accidentale, ma anche la sua stessa invalidità ma anche la sua stessa cartella clinica, con gli esami medici. Nel giugno del 2016 il tribunale di Imperia lo condanna a 2anni e 6 mesi per truffa e falso.

Nel giugno del 2019, la Corte di Appello lo assolve, ritenendo non credibili le testimonianze dell'accusa, mentre i certificati medici confermano la sua invalidità. A fine 2020 la sentenza della Cassazione, con Oscar che si vede restituire i beni e i conti correnti sequestrati dalla magistratura.

Le affermazioni di Oscar Capossela

"Dopo quattro anni di lunghissimo calvario, che non auguro a nessuno, mi ritengo molto soddisfatto perché ho sempre creduto nella giustizia - afferma Capossela -. La vicenda che mi ha colpito a livello processuale è stata veramente drammatica, ma soprattutto personale, come uomo e anche come disabile, e ad onor del vero, ho trovato grande differenza, sia umana che di accanimento, nel rappresentati della giustizia della pubblica accusa". Oscar ringrazia, quindi: "Tutti i miei carissimi amici che mi hanno donato il loro affetto e sostegno. Ringrazio anche coloro che mi hanno fatto del male, perché da loro ho avuto la consapevolezza e la forza in più di combattere per me e per chi al posto mio non ce l’avrebbe mai fatta, perché sappiatelo sempre, il bene sconfiggerà sempre il male".

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