ESERCITAZIONE AL LARGO DI IMPERIA

Esplosione in mare e fuoriuscita di soda caustica da una nave cisterna, ma è una esercitazione

Sono 12 i mezzi, navali, 6 quelli aerei e oltre 100 i volontari di protezione civile impiegati, a Imperia, nell'ambito dell'esercitazione

Esplosione in mare e fuoriuscita di soda caustica da una nave cisterna, ma è una esercitazione
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Simulata esplosione su nave cisterna con inquinamento marino da soda caustica

Sono 12 i mezzi, navali, 6 quelli aerei e oltre 100 i volontari di protezione civile impiegati, oggi, a Imperia, nell'ambito dell'esercitazione transfrontaliera “U Purtu“ 2022, promossa da Italia, Francia e Principato di Monaco, che per la prima volta si è concentrata sul rischio di inquinamento marino per fuoriuscita da una nave cisterna di sostanze nocive pericolose (soda caustica). L'evento, organizzato, per l'Italia, dal Ministero della Transizione Ecologica (Mite) con il Corpo delle Capitanerie di Porto, si è aperto ieri e si concluderà, domani, con un debriefing conclusivo.

Scenario dell’esercitazione

una nave cisterna che trasporta soda caustica, in transito in acque nazionali italiane al largo della costa ligure, lancia il “may day“, riferendo alla sala operativa della Capitaneria di porto di Imperia di avere avuto un’esplosione a bordo, le cui cause sono sconosciute, la quale ha provocato nello scafo una falla nella zona poppiera, lato dritto, con il danneggiamento di una cassa di fuel oil e di una cassa contenente soda caustica trasportata alla rinfusa allo stato liquido.

Non ci sono stati feriti, ma si sono riversate in mare grandi quantità di olio combustibile (stimate in 100 metri cubi) e soda caustica (stimate in 300 metri cubi). La marea nera era rappresentata da lolla di riso e le operazioni in mare si svolgeranno in base al movimento della lolla. Indipendentemente dal movimento della lolla di riso in mare, si presumeva che una parte degli idrocarburi fuoriusciti raggiungesse le coste dei Comuni di Imperia e Mentone.

Nel corso dell'esercitazione è stato attivato il piano di azione comune “Ramogepol“ ovvero l'accordo intergovernativo di cooperazione tra Francia, Italia e Principato di Monaco, per la conservazione dell'ambiente marino. Uno strumento di coordinamento multidisciplinare, che coinvolge amministrazioni territoriali, istituzioni scientifiche e utenti del mare per realizzare azioni congiunte nella sua area di competenza.

La parola a Oliviero Montanaro, direttore generale Patrimonio naturalistico e mare del Mite

“I risultati sono stati una conferma non soltanto dell'efficienza e del coordinamento fra gli apparati di reazione dei Paesi, ma anche dell'affidabilità e dei rapporti con la componente terrestre che per la prima volta è stata interessata: la prefettura, la protezione civile, il comune e la regione – ha affermato, questo pomeriggio, alla presentazione dell'esercitazione (nella sala conferenze del Museo navale di Imperia): Oliviero Montanaro, direttore generale Patrimonio naturalistico e mare del Mite -. E' stato un test sicuramente impegnativo che ci ha insegnato molto, ma ci ha anche rassicurato sulla nostra capacità di intervenire con efficacia e tempestività, in caso di emergenze che ovviamente speriamo non si debbano mai realizzare“.

Per l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone

“Tre Stati e una esercitazione molto complessa su un tema molto delicato che è quello di uno sversamento a mare con possibilità di coinvolgimento a terra e quindi con l'incolumità delle persone da dover tutelare. Un'altra prova del sistema di protezione civile nazionale e regionale che direi è superata e lavoreremo nelle prossime ore per evidenziare le criticità, perché è così che si fa in tempo di pace con queste esercitazioni, per migliorare ancora di più la capacità di dare risposte a queste situazioni e la capacità del nostro sistema“.

A fare gli onori di casa il sindaco di Imperia e presidente della Provincia, Claudio Scajola

“Una esercitazione importante, che fa parte di quella prevenzione di cui abbiamo assolutamente bisogno, che purtroppo ci vede sempre in arretrato e ogni volta che c'è qualche disgrazia ci viene sempre rammentato che se ci si organizza si evitano perdite di vite umane, danni e costano moto di meno“.

Fabrizio Tenerelli

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Claudio Scajola

Giacomo Giampedrone

Oliviero Montanaro

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