IN TRIBUNALE A IMPERIA

Ex dirigente scolastica di Imperia assolta dall'accusa di peculato

Il tribunale collegiale di Imperia ha assolto, oggi, perché il fatto non sussiste, l’ex preside dell’Istituto professionale Marconi

Ex dirigente scolastica di Imperia assolta dall'accusa di peculato
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Il tribunale collegiale di Imperia ha assolto, oggi, perché il fatto non sussiste, l’ex dirigente scolastica dell’Istituto professionale Marconi di Imperia, Daniela Pistorino, accusata di peculato d’uso della vettura della scuola e di maltrattamenti nei confronti di alcuni insegnanti; mentre per le accuse di minacce, diffamazione violenza privata, sempre nei confronti dei docenti, è intervenuta la prescrizione.

Il pubblico ministero Veronica Meglio aveva chiesto nella requisitoria

una condanna a 4 anni e 2 mesi. I fatti risalgono al periodo compreso tra fine 2019 e il mese di aprile del 2021. “L’istruttoria dibattimentale, così come è stata condotta, ha convinto il tribunale della bontà delle argomentazioni difensive - ha affermato l’avvocato della difesa, Antonino Favazzo, che aveva chiesto l’assoluzione per l’insussistenza dei fatti -. Ovviamente dovremmo attendere il deposito delle motivazioni, per comprendere meglio i ragionamenti seguiti dal Collegio, ma evidentemente l’intera linea difensiva è stata ritenuta vincente e il tribunale non potrà che scrivere che i comportamenti tenuti dalla dottoressa Pistorino erano quasi dei ‘falli di reazione’, rispetto alle innumerevoli provocazioni che provenivano da un ristrettissimo numero di docenti, che non avevano digerito la presenza della Pistorino alla scuola Marconi di Imperia”.

L’episodio di peculato, per il quale è stata assolta

risaliva al 15 giugno del 2020, quando in piena pandemia, l’allora preside lavorava in smart working, a Messina, sua città di origine. Chiamata a Imperia per gli scrutini, trattandosi di persona fragile (dal punto di vista della salute) aveva chiesto a un insegnante di andarla a prendere all’aeroporto di Genova per portarla a scuola e qui le si contesta l’uso dell’auto di servizio.

Trasferta che, a detta del suo difensore

sarebbe comunque avvenuta con spese a proprio carico. Riguardo i maltrattamenti, l’indagine aveva preso le mosse dalla denuncia di una decina di insegnanti, che hanno segnalato atteggiamenti arroganti da parte della collega, con insulti, prevaricazioni e anche minacce di licenziamento.

Fabrizio Tenerelli

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