Polemica a Sanremo, dove al luna park è stata diffusa ‘Faccetta nera’ in una delle attrazioni presenti. A denunciare l’episodio è stato il giudice, da poco in pensione, Paolo Luppi. “Crescere, obbedire, combattere. E morire. Magari in Russia, insieme alla nuova Wehrmacht. Questo accadeva ieri, vergognosamente, al lunapark di Sanremo”, ha commentato l’ex giudice.
La condanna di Generazione Sanremo
“Abbiamo appreso con forte indignazione che al luna park sia stata diffusa ‘Faccetta nera’ come una canzone qualsiasi – scrive Generazione Sanremo -. In un luogo che dovrebbe essere di massima condivisione, serenità e spensieratezza, frequentato da bambini e ragazzi, è stata fatta passare una canzone simbolo del fascismo. Condanniamo senza ambiguità l’episodio.
Preso atto delle scuse e ascoltato le spiegazioni fornite dai gestori del luna park, che hanno provveduto a rimuovere immediatamente il brano, riteniamo tuttavia doveroso sottolineare come quanto accaduto evidenzi un tema più ampio e delicato. Il fatto che un ragazzo giovane possa diffondere, senza conoscerne il significato, una canzone simbolo del fascismo dimostra quanto sia fondamentale investire sull’educazione, sullo studio e sulla trasmissione della memoria storica.
La consapevolezza dei valori democratici e costituzionali non è un dettaglio, ma una responsabilità collettiva che riguarda le istituzioni, la scuola e tutta la comunità.
Solo attraverso la conoscenza e la formazione si possono evitare leggerezze che rischiano di banalizzare pagine drammatiche della nostra storia e di ferire la sensibilità di molti cittadini”.