Falso dentista e presunto truffatore arrestato dalla polizia
Un latitante di 67 anni, di Treviso, Walter Nuvolara, che si spacciava per medico dentista è stato arrestato dalla polizia
Falso dentista e truffatore arrestato dalla polizia
Un latitante di 67 anni, di Treviso, Walter Nuvolara, che si spacciava per medico dentista senza mai aver conseguito la laurea, è stato arrestato dalla polizia di frontiera, alla barriera autostradale di Ventimiglia dopo alcuni anni di irreperibilità. Condannato a un anno di reclusione per esercizio abusivo della professione e truffa, era ricercato da circa tre anni. Gli agenti lo hanno rintracciato a bordo di un pullman bulgaro proveniente dalla Spagna e diretto in Bulgaria. La polizia sospetta che dopo anni di latitanza si stesse accingendo a rientrare in Italia diretto a Treviso.
La vicenda ha inizio nel 2005
quando Nuvolara e un calzolaio suo concittadino prospettano a un amico la possibilità di fargli conseguire online una laurea in odontoiatria, all'Università Federico II di Napoli, rassicurandolo sulle modalità in quanto lui stesso aveva studiato presso quell’ateneo svolgendo gli esami via internet. Avrebbe dovuto "solo" pagare gli esami. L'amico, che lavorava in uno studio dentistico come tecnico e che voleva diventare odontoiatra, inizia così a versare ai due alcuni cospicui acconti, fino a raggiungere la somma di 70 mila euro, praticamente i risparmi di una vita, per poter realizzare il sogno di sempre, senza immaginare che la laurea che avrebbe ottenuto altro non sarebbe stata che un pezzo di carta senza alcun valore.
Dopo la presunta iscrizione all’università
il tecnico inizia a pagare e a studiare per sostenere le prove d’esame online, ma le richieste di denaro diventano sempre più pressanti tanto da destargli i primi dubbi, che presto trovano conferma: i soldi servivano a “comprare” gli esami con la complicità di alcuni soggetti campani che avevano l’accesso al centro meccanografico di Roma per la produzione dei falsi attestati. Scoperto l'inganno, i tecnico tenta di tirarsi indietro, ma il meccanismo è ormai avviato e irreversibile. Così si rivolge alla giustizia. Nuvolara, che risultava indagato per minacce nei confronti di una sua concittadina, è stato tradotto nel carcere di Marassi, a Genova.