Famiglia africana cacciata dal treno: "Agire così è indegno"
"Non è un caso isolato, il governo francese lo consente da anni. Serve centro di accoglienza"
In merito al caso occorso ieri, che ha visto una famiglia italiana cacciata dal treno Ventimiglia-Cuneo dalla gendarmeria francese, interviene anche Enrico Ioculano il consigliere regionale del Partito Democratico ed ex primo cittadino di Ventimiglia.
Famiglia africana cacciata dal treno: l'intervento di Ioculano
«É diventato tristemente virale- scrive il consigliere- un video in cui una famiglia viene intimata dalla gendarmeria francese a scendere a Breil, sul treno in partenza da Ventimiglia e diretto a Cuneo. La visione di quelle immagini è terribile e non può che indignarci tutti: i toni e i comportamenti si sono accesi in modo indecente, davanti ad un bambino non dovrebbero mai verificarsi certe situazioni».
"Comportamento indegno"
«Il dramma vero è che non si tratta di casi isolati- continua Ioculano- perché il governo francese lo permette da anni, così come quello italiano assiste alla presenza quotidiana di minori, sorretti in tele a mo' di zainetti, alla stazione di Ventimiglia, senza prendere misure efficaci come l'apertura di un centro di prima assistenza. Agire in questo modo è inaccettabile- conclude-, e nei confronti di bambini è indegno».