RIFORMA CARTABIA

Farmacista rimette querela: Cassazione annulla condanna per furto di una imperiese

La Corte di Cassazione ha annullato (senza rinvio) la sentenza di Appello che confermava la condanna in primo grado di una donna di 64 anni

Farmacista rimette querela: Cassazione annulla condanna per furto di una imperiese
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La farmacista aveva rimesso la querela dopo il risarcimento

La Corte di Cassazione ha annullato (senza rinvio) la sentenza di Appello che confermava la condanna in primo grado di una donna di 64 anni, di Imperia, accusata di furto aggravato per aver rubato in una farmacia un tubetto di crema del valore di quaranta euro. L'aspetto innovativo del pronunciamento della Suprema Corte, riguarda l'applicazione della cosiddetta Riforma Cartabia (dlgs del 10 ottobre 2022, n. 150, attuativo della l. 134/202), secondo la quale questo reato, così come molti altri, può essere procedibile solo su querela di parte, denuncia che la titolare aveva rimesso il primo marzo del 2021, dopo essere stata risarcita.

La donna, condannata in primo grado il 23 settembre del 2021

(con sentenza confermata in Appello il 24 febbraio 2022), si era rivolta alla Cassazione attraverso i propri legali, lamentando la carenza di motivazione in merito alla ritenuta sussistenza dell’aggravante del furto, per aver distratto la proprietaria della farmacia.

La remissione non è stata ricusata- si legge nella sentenza della Cassazione - e può ritenersi tacitamente accettata atteso che è conseguenza di una attività risarcitoria della quale la sentenza dà atto. Trova pertanto applicazione il principio secondo cui ‘la remissione di querela, intervenuta in pendenza del ricorso per cassazione e ritualmente accettata, determina l'estinzione del reato che prevale su eventuali cause di inammissibilità e va rilevata e dichiarata dal giudice di legittimità, purché il ricorso sia stato tempestivamente proposto’”.

Ecco i reati che necessitano di una querela per essere perseguibili

Ma torniamo alla Cartabia. Nell’intento di sfoltire la quantità di procedimenti in atto, molti reati ora saranno perseguibili solo su querela e non più d’ufficio. Ad esempio: furto, furto aggravato, truffa, frode informatica, appropriazione indebita, violazione di domicilio, lesioni lievi, lesioni personali colpose stradali gravi o gravissime, lesioni personali dolose, molestie, violenza privata, danneggiamento, sequestro di persona non aggravato.

Fabrizio Tenerelli

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