Il caso

Festival: fumata nera. Il Consiglio di Stato rimanda alla prossima settimana

Resta ancora aperta la partita per affidare la kermesse. Domani l'udienza al Tar per il ricorso JE

Festival: fumata nera. Il Consiglio di Stato rimanda alla prossima settimana
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Resta ancora una partita del tutto aperta quella per l'organizzazione del prossimo Festival di Sanremo. Il Consiglio di Stato, con un'udienza di pochi minuti, ha rinviato la decisione attesa da Rai e Palazzo Bellevue. Arriverà entro la prossima settimana.

 

Il Consiglio di Stato rimanda alla prossima settimana

L'organo è chiamato ad esprimersi circa l'affidamento diretto alla Rai della realizzazione delle edizioni 2025 e 2026 del Festival della Canzone Italiana, in seguito alla sentenza, a suo modo storica, del Tar (dicembre 2024) che ha definito illegittima la procedura e obbligato comune alla manifestazione di interesse portata avanti, nel frattempo da Palazzo Bellevue. Era stata la Just Entertainment (JE) di Sergio Cerruti a impugnare la delibera firmata dall'esecutivo Biancheri  che definiva i termini della convenzione con Viale Mazzini.

 

Oltre alla sentenza del Consiglio di Stato, resta aperta anche la partita con la JE, udienza al Tar attesa per domani. La cordata capitanata dal presidente dei discografici Afi aveva impugnato anche la delibera con la quale l'amministrazione Mager fissava i "paletti" per la manifestazione di interesse, ritenendola cucita su misura per la Rai. Per Sanremo, la questione neanche esiste, perché JE non avrebbe comunque i requisiti per partecipare alla manifestazione di interesse. Del resto, Davide aveva già battuto Golia a dicembre. Per il momento è arrivata solo la richiesta di congelare il procedimento in attesa della decisione del Consiglio di Stato da cui dipenderebbero, a cascata, tutte le altre azioni.

 

Unica offerta quella della Rai

Palazzo Bellevue, nel frattempo, ha adempiuto alle disposizioni del Tribunale Amministrativo ligure e confezionato la manifestazione di interesse per affidare lo sfruttamento economico dei due brand di cui è proprietario: "Festival di Sanremo" e "Festival della Canzone Italiana". L'unico operatore ad aver presentato un'offerta, lunedì scorso, proprio la Rai. Sanremo, nella delibera e nella determina dirigenziale, ha alzato l'asticella portando il corrispettivo della convenzione a 6,5 milioni di euro più l'uno percento delle entrate pubblicitarie, oltre a mettere nero su bianco la collaborazione con l'operatore economico per la realizzazione e la trasmissione di importanti manifestazioni sanremesi, una su tutte Sanremoinfiore. Paradossalmente, a questo punto, all'amministrazione Mager converrebbe che il Consiglio di Stato cassi il ricorso presentato insieme alla Rai per procedere, con un potere contrattuale elevato, alla fase negoziale della manifestazione di interesse.

 

 

 

 

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